“Il processo per la riforma del gioco fisico è una delle priorità dell'Agenzia, vista l'importanza e la diffusione di tale segmento del mercato legale del gioco, che pesa, in termini di raccolta, il 45 percento, e, in termini di gettito, oltre l'80 percento del totale.
É evidente che, per la riforma 20 del gioco fisico, è prodromica e imprescindibile la concertazione tra lo Stato, le Regioni e gli Enti locali in ordine alla co-pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco. Gli Enti territoriali devono comprendere che le normative di settore devono uniformarsi, così come ha anche suggerito il Consiglio di Stato. Solo sciogliendo tale nodo si potrà avviare la definizione delle regole valide per procedere all'indizione delle gare pubbliche per l'assegnazione di tutte le concessioni, in regime di proroga ormai da troppo tempo”.
Ne è convinto il direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, in un'intervista alla testata “Intervento nella società”.
Per quanto riguarda in particolare il settore delle Awp e delle Vlt, il direttore generale di Adm sottolinea che “ha registrato un progressivo ridimensionamento della rete di offerta e del numero degli apparecchi sul territorio, così come stabilito dagli interventi normativi degli ultimi otto anni, che hanno innalzato le aliquote del prelievo erariale unico. Anche gli apparecchi, poi, come tutta la rete fisica, hanno patito gli effetti dell'evoluzione dei comportamenti di gioco, che si sono trasferiti massicciamente sul gioco online. Di sicuro, l'attuazione della delega porterà effetti benefici perché sono previste rilevanti innovazioni tecniche sugli apparecchi e più certezze sulla distribuzione territoriale dell'offerta. Conseguentemente, e il nuovo contesto promuoverà maggiori investimenti da parte degli operatori con un generale innalzamento dei livelli qualitativi e quantitativi dell'offerta di gioco tramite apparecchi.
Certo, bisogna tenere conto degli elevati livelli di tassazione a cui si è pervenuti dopo gli incrementi delle aliquote progressivamente attuati. II Preu sulle Awp, ad esempio, attualmente è pari al 24 percento applicato sulla raccolta, che, se commisurato al margine della filiera, supera il 68 percento di imposizione fiscale”.
Quanto alla futura evoluzione del gioco del bingo, Alesse ricorda che “è attualmente disciplinato dal decreto del direttore generale dell'allora Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato del 16 novembre 2000, la cui ultima modifica risale ormai al luglio del 2012. Attualmente, si sta valutando se modificarlo ulteriormente, ragion per cui sono già avvenute le prime interlocuzioni con i concessionari del settore e con le associazioni di categoria, ciò anche al fine di allinearci a quanto suggerito dalla Corte di giustizia europea con la sentenza del 3 giugno 2010. Modifiche al regolamento del gioco del Bingo potrebbero riguardare, ad esempio, il passaggio dal palinsesto mensile a quello settimanale, con possibilità per il concessionario di apportare variazioni che suscitino maggiore interesse per i giocatori, oppure, si potrebbe pensare ad una maggiore flessibilità da dare ai concessionari nella gestione dei premi. Sarebbe ragione vole ipotizzare che queste modifiche possano essere formalmente adottate prima dell'aggiudicazione delle nuove concessioni”.