skin

Agic, Fit/Sts: 'Riordino gioco, elevare qualità e superare questione territoriale'

31 gennaio 2024 - 12:27

Alla presentazione del tavolo comune di Agic, Fit/Sts sul riordino del gioco, focus su innovazione del settore, tutela dei giocatori e risoluzione della 'questione territoriale' con il superamento della logica del 'distanziometro'.

Scritto da Cc
Un'immagine della conferenza stampa dell'Agic di oggi, 31 gennaio

Un'immagine della conferenza stampa dell'Agic di oggi, 31 gennaio

Roma - Riaffermare con forza la centralità dei principi di legalità, responsabilità e trasparenza in tema di gioco pubblico, soprattutto in questa fase di grande dinamismo del settore, caratterizzato dall'avvio del processo di riordino normativo da parte del Governo.

È questo l'obiettivo che emerge dalla conferenza stampa congiunta di Agic, realtà associativa composta dai quattro maggiori concessionari del gioco pubblico (Igt, Lottomatica, Sisal Italia e Snaitech) e Federazione italiana tabaccai - Sindacato totoricevitori sportivi, le organizzazioni maggiormente rappresentative del tabaccai-ricevitori, tenutasi oggi, 31 gennaio, a Roma.

Agic rappresenta circa il 70 percento del mercato italiano del gioco legale in Italia mentre Fit e Sts costituiscono la rete di vendita dello Stato, in qualità di concessionari per la distribuzione dei prodotti da fumo e operatori professionali del gioco. Le due realtà arrivano a contare insieme su una rete di ben oltre 50.000 punti fisici, di fatto la più importante e numerosa rappresentanza di settore a livello nazionale. In quest'ottica la partnership tra lo Stato e i concessionari e tra questi ultimi e gli operatori delle reti di vendita a essi affiliate si candida a diventare il fulcro per una reale evoluzione qualitativa e innovativa del comparto del gioco pubblico nel nostro Paese.

 

Agic, Fit e Sts mettono in evidenza le cinque direttrici fondamentali lungo le quali dovrebbe proseguire, auspicabilmente in “tempi brevi”, il lavoro del legislatore in merito al riordino del gioco pubblico: “a) conferma dell'attuale modello concessorio, e innalzamento dei livelli di qualità dei concessionari selezionati per la gestione della rete telematica; b) innovazione tecnologica e delle reti di vendita fisiche anche al fine di risolvere la 'questione del territorio' e consentire il lancio per l'assegnazione delle nuove concessioni betting, Adi e bingo; c) garanzia della certezza e stabilità del prelievo fiscale per l'intera durata del rapporto concessorio; d) innalzamento del presidi a tutela del giocatore verso modelli sempre più etici, solidali e sostenibili; e) affidamento dell'attività di raccolta a soggetti professionali e affidabili, da una parte i tabaccai ricevitori, in qualità di concessionari diretti dello Stato, dall'altra le reti specializzate e generaliste, dietro possesso di requisiti soggettivi e oggettivi specificamente individuati”.

Inoltre, “le partnership tra Stato e concessionari e tra questi ultimi e gli operatori delle reti di vendita ad essi affiliate possono diventare il fulcro strategico di un'evoluzione qualitativa od innovativa, parimenti acquisiscono un'importanza determinante le procedure di selezione per individuare operatori che siano in grado di progettare, guidare e realizzare questa innovazione.
Con specifico riferimento alle reti fisiche, il combinato disposto dell'art. 15 della Delega fiscale e dei principi introdotti dal nuovo Codice dei contratti pubblici sarà garanzia di procedure di selezione che avranno l'obiettivo di elevare gli standard di tutela del giocatore/consumatore, i livelli di sicurezza e i profili qualitativi e tecnologici delle reti di vendita, la costituzione di una rete di offerta formata da tabaccai ricevitori, punti specializzati e punti generalisti adeguatamente selezionati, per un gioco ancora più responsabile”, rimarcano Agic, Fit e Sts.
Grazie all'interlocuzione con il territorio e attraverso iniziative che presenteremo nel prossimo futuro, avremo l'opportunità di supportare il regolatore al conseguimento degli obiettivi citati in precedenza, facilitando cosi il superamento della logica del 'distanziometro' che non ha sortito effetti positivi nella lotta alla ludopatia ed anzi ha causato esternalità negative, prima fra tutte l'espulsione di numerosi esercizi di gioco con conseguenti ricadute sulla sicurezza pubblica, sui livelli occupazionali e sul gettito erariale”.


 

Altri articoli su

Articoli correlati