Report Hbg Gaming, Calzolaio (Hbg): 'Tornare a performance pre-covid entro giugno 2022'
Il direttore generale di Hbg Gaming spiega che l'azienda, con la riforma del settore avviata dalla politica, si aspetta una riduzione dell'offerta, ma soprattutto una riorganizzazione della rete.
"Dalla riforma ci aspettiamo una leggera restrizione dell'offerta, ma anche un'ottimizzazione della rete distributiva". Così Giuseppe Calzolaio, direttore generale di Hbg Gaming, aprendo gli interventi del panel online organizzato dall'azienda in occasione della presentazione dell'ottava edizione del Report di sostenibilità 2020 di Hbg Gaming, intitolato "La responsabilità sociale di impresa e le nuove sfida della transizione digitale e ambientale".
Prima del suo intervento un video istituzionale ha ricordato quelli che sono i numeri di Hbg, che partono dalle 18 sale bingo di proprietà, 24.011 newslot collegate alla rete, 4.798 autorizzazioni all’installazione di VLT, Skill games, poker, scommesse sportive e casinò games (attraverso il canale quigioco.it). E poi 53 diritti e punti di raccolta, 676 dipendenti coinvolti in progetti green, oltre 1,2 milioni di investimenti nei progetti green e digital, che hanno portato ad Hbg Gaming un valore aggiunto netto di 10,2 milioni di euro, con 156,9 milioni di euro di ricavi e 21,89 milioni di euro di contributo al Pil.
Il gruppo Hbg Gaming oggi ha 1.268 i dipendenti direttamente impiegati, e garantisce un contributo diretto, indiretto e indotto all’occupazione pari a 13.778 persone. Il contributo diretto, indiretto e indotto al Pil è di 484 milioni di euro, di cui 39,6 milioni di contributo diretto del Gruppo Hbg. Un contributo diretto, indiretto e indotto alla contribuzione previdenziale e fiscale è di 131,1 milioni, di cui 13,8 milioni di contributo diretto del Gruppo.
Numeri importanti anche per quanto riguarda il mercato, con Hbg Gaming che, nel 2020, ha raggiunto i 1.773,4 milioni di raccolta, il 2% di market share. Relativamente al personale dal report emerge che il 94% dei dipedenti di Hbg sono assunti a tempo indeterminato, con il 100% di dipendenti di sede con possibilità di smart working. Sono state erogate 4.876 ore di formazione, con 21,4 milioni di euro di distribuzione del valore aggiunto al personale in retribuzioni. Ammontano a oltre 283 mila euro gli investimenti HBG in istruzione, formazione, ricerca e cultura.
La strategia Esg (acronimo di Environmental, Social, Governance) di Hbg Gaming per un futuro sostenibile si basa su 54 progetti: 39 di digitalizzazione, innovazione e competitività, 10 di istruzione, formazione, ricerca e cultura, 5 di rivoluzione verde e transizione ecologica. La stima dei costi relativi ai progetti è di 1,23 milioni di euro, con una stima di forza lavoro utilizzata pari a 7.755 ore.
Da questi numeri parte l'intervento di Giuseppe Calzolaio, che con uno sguardo al futuro sottolinea che "il primo obiettivo è quello di tornare alle performance pre-covid già nel primo semestre 2022", in linea con i promettenti dati del Pil italiano che parlano di una forte ripartenza che dovrebbe far tornare l'economia italiana a valori superiori a quelli precrisi già nel primo periodo 2022.
Parlare di futuro, ovviamente, non può esulare dall'affrontare il tema del riordino, che "ci aspettiamo sicuramente una riforma in linea con quanto già sottoscritto tra Stato e Regioni", spiega Calzolaio. "Ci aspettiamo una leggera restrizione, ma anche una ottimizzazione della rete distributiva a favore di una distribuzione specialistica dei prodotti, senza dimenticare l'importanza dei punti generalisti, che con la loro capillarità sono importanti anche per il contrasto del gioco illegale. Ma ci aspettiamo", dice Calzolaio, "anche un'armonizzazione delle tassazione dei prodotti di gioco, che scoraggi fenomeni di evasione ed elusione e, di conseguenza, il gioco illegale.
Parlando degli obiettivi di sviluppo dell'azienda Calzolaio anticipa che "Hbg vuole incrementare la partecipazione delle sale bingo, e in secondo luogo diversificare la nostra presenza nell’ambito del settore dei giochi incrementando gli investimenti nel retail betting, ma anche nel gioco online, seguendo il modello vincente dell’omnichannel". Oltre a ciò, aggiunge Calzolaio, Hbg punterà a "consolidare la partnership strategica con la filiera dei gestori Avp, business partner fino ad oggi e, secondo le nostre aspettative, lo saranno ancora di più dopo il riordino".
Tutto ciò si dovrà inquadrare nella cornice del gioco responsabile, spiega ancora Calzolaio, ricordando importanti progetti sviluppati dall'azienda come "Usa la testa", attivato nel 2012, e "Non dipendo, scelgo", del 2019. "Il rapporto di sostenibilità", aggiunge il direttore generale, "sottolinea l’impegno di Hbg nei confronti dei disturbi da gioco d’azzardo".
Tornando a parlare degli obiettivi del gruppo Calzolaio evidenzia come "più della metà delle 96 pagine del rapporto sono dedicate alla strategia e obiettivi sostenibili previsti dall’agenda Onu 2030 e rilanciati dal Pnrr nazionale. Ci siamo dati una vera e propria governance della responsabilità sociale", spiega il dg di Hgb, "avviando un ripensamento del nostro modello interno, dando vita a un nuovo modello incentrato su trasparenza e rispetto delle minoranze".
"Siamo stati tra le prime aziende ad adottare gli standard Iso 26000, standard internazionali che impongono un serie di principi sulla responasbilità sociale, policy aziendale in termini di lotta alla disuguaglianza di genere e tutela delle minoranze. "Rappresentiamo il 4 percento delle aziende italiane", ha ricordato Calzolaio, "che coprono il 40 percento dell’occupazione del settore privato. Hbg fa parte di una ristretta cerchia di imprese virtuise che contribuiranno ad aumentare la trasparenza sulle divario di genere sul luogo di lavoro, soprattutto quelli salariali. Il gruppo hbg ha l’obiettivo di azzerare il divario uomo donna prima del 2030".
E poi uno sguardo anche agli attualissimi temi sociali ed ecologici, per un’azienda che comunque non ha un forte impatto ambientale, ma che, ricorda Calzolaio, ha "avviato e in parte chiuso 54 cantieri per darci l’obiettivo di salvaguardare la transizione ambientale prima del 2030. Un cantiere in particolare è esemplificativo, è quello legato allo smart working. Il 92 percento delle persone di Hbg ha dichiarato che lo smart working è fondamentale per il bilanciamento della propria vita privata. Accetteremo la sfida del futuro che non solo consentirà un miglior bilanciamento, ma consentirà di avvicinarci all’obiettivo della riduzione delle disuguaglianze di genere". Smart working che ha portato a una riduzione delle emissioni di CO2 per una cifra pari a 30 tonnellate.
Chiude, Giuseppe Calzolaio, con una ringraziamento speciale a tutte le persone di Hbg "non solo per la capacità di resistenza, ma per la capacità di reazione e di ripresa, nel ripartire con stringenti protocolli di sicurezza".