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Consulta antiusura e Mettiamoci in gioco: 'Norme nazionali non rinviabili'

14 novembre 2024 - 12:03

La Consulta nazionale antiusura e la Campagna 'Mettiamoci in gioco' chiedono con insistenza norme organiche che regolino il comparto.

Scritto da Redazione
© Oleg Laptev / Unsplash

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"Dotare il Paese di una normativa organica e trasparente che regoli il fenomeno": lo chiedono la Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II e la Campagna contro i rischi del gioco d’azzardo "Mettiamoci in gioco", dopo le dichiarazioni sui volumi della raccolta di gioco rese dalla sottosegretaria al ministero dell'Economia e delle Finanze, Lucia Albano,  in risposta ad un'interrogazione del deputato Virginio Merola (Partito democratico).

La Consulta e i rappresentanti della Campagna "Mettiamoci in gioco" lanciano quindi un appello al Governo e alle istituzioni nazionali e locali, affinché ci si confronti nei luoghi deputati, l’Intergruppo parlamentare, come pure la Conferenza Stato Regioni.

Ma intanto, proprio oggi, 14 novembre, le Regioni hanno chiesto il rinvio - a data da destinarsi - del previsto confronto con il ministero dell'Economia e delle finanze sul riordino del gioco fisico, facendo slittare per l'ennesima volta la risoluzione dei problemi connessi alla questione territoriale.

Il presidente della Consulta nazionale antiusura, Luciano Gualzetti, sottolinea: È diventato improrogabile un confronto tra le istituzioni e le associazioni, affinchè il fenomeno sia controllato e regolamentato da una normativa organica, che metta al primo posto la prevenzione e la cura della salute dei cittadini".

Don Armando Zappolini della Campagna "Mettiamoci in gioco" domanda: "Cosa serve ancora per capire che l'attuale sistema ha bisogno di una regolamentazione che tuteli le persone? Non ci sono più alibi, non ci sono più scuse".

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