skin

Convegno Moige, Distante (Sapar): ‘Noi partner dello Stato ma proibire sul gioco porta effetto contrario’

17 ottobre 2023 - 13:48

Domenico Distante, presidente di Sapar nel corso dell’evento “Venduti ai Minori”, presso il Senato della Repubblica ha sottolineato che l’Associazione sia un partner per lo Stato ma proibire nel gioco porta a un effetto contrario

Scritto da Carlo Cammarella
distante.jpg

Siamo sempre stati a fianco di tutte le forze dell’ordine e posso dire che un lavoro come il nostro così delicato non sarebbe possibile senza la presenza delle istituzioni e delle forze di Polizia. Abbiamo detto che è fondamentale proteggere i nostri figli perché è un obbligo che abbiamo.” A sottolinearlo è Domenico Distante, presidente di Sapar, associazione nazionale gestori gioco di Stato, nel corso dell’evento “Venduti ai Minori”, realizzato oggi, martedì 17 ottobre, nella Sala Zuccari del Senato della Repubblica.

“Riguardo al nostro settore - prosegue Distante - dai dati dell’Agenzia delle dogane e monopoli del 2021, su 35mila controlli sono state fatte 48 sanzioni. Di quelle 48 sanzioni io so di un solo caso in cui dei minori erano entrati in una sala e giustamente le forze dell’ordine hanno fatto il loro lavoro. Io non sono contento di queste 48 sanzioni su 35mila controlli perché ne vorrei zero. Noi non ci sentiamo in contrapposizione alle forze dell’ordine perché siamo dei loro partner, dobbiamo collaborare con lo Stato perché facciamo gioco e dove si proibisce si ottiene un effetto contrario.“

Sulla legislazione di oggi il presidente di Sapar evidenzia anche che “quando si parla di gioco fisico è inutile dire che si deve stare fuori dai 500 metri e tenere accesi gli apparecchi in determinati ore del giorno. Con lo smartphone si può giocare h24 per 365 giorni all’anno e per giunta su siti illegali che oggi non si fanno tempo a inibire visto che ce ne sono circa 100mila bloccati dall’Agenzia dei monopoli.”

Noi facciamo gioco pubblico di stato, non ci dobbiamo vergognare del nostro lavoro, ci sentiamo partner dello Stato e siamo consapevoli che ogni giorno dobbiamo fare più di quello che si è fatto. Abbiamo fatto dei lavori con l’istituto superiore della sanità, abbiamo fatto campagne, formazione e informazione e siamo disponibili a 360 gradi. Non ci piace logicamente quando si dice a prescindere che il gioco fa male ed è giusto che ognuno possa fare quello che vuole. L’importante è che ci sia una tutela e per questo noi ci preoccupiamo anche se ci sta solo una persona ludopatica: siamo qui per questo e per arrivare a quel punto zero.”

Altri articoli su

Articoli correlati