L'Istituto superiore di sanità mette a disposizione nuovi strumenti per la prevenzione e la cura della dipendenza da internet, che può essere legata ad un ricorso compulsivo al gioco.
Lo fa con la pubblicazione di una mappatura geolocalizzata e interattiva per individuare velocemente i servizi che si occupano di questo tipo di patologia, una guida online realizzata dal Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss nell’ambito del progetto “Cmm Rete senza fili: tante connessioni possibili”, presentata oggi, 18 febbraio, nell’ambito del webinar “Disturbi da internet”.
La guida, disponibile sulla piattaforma dove gli operatori possono censirsi, è aggiornata al mese di dicembre 2021 e fornisce un elenco ragionato delle strutture socio-sanitarie che si occupano delle problematiche legate all’uso di Internet e facilita l’accesso alle risorse territoriali agevolando e riducendo i tempi d’incontro fra domanda dell’utente e risposta dei servizi.
L’Istituto superiore di sanità inoltre metterà a disposizione tutti i Telefoni verdi sulle dipendenze (fumo, alcol, droga, doping, gioco d’azzardo) per poter intercettare anche i disturbi legati alla dipendenza da internet.
“Offrire agli utenti alle prese con un uso problematico da internet un aiuto per identificare subito il servizio più idoneo - afferma Roberta Pacifici, direttrice del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss - può favorire un più facile accesso alla presa in carico e al trattamento di questa dipendenza e prevenire così la cronicizzazione del disagio”.
Secondo i dati del censimento sono 99 le risorse territoriali che si occupano dei disturbi internet correlati, di cui 83 afferenti al Servizio sanitario nazionale e 16 al privato sociale. Tuttavia l’offerta non è omogenea sul territorio nazionale: la Lombardia per il Nord, le Marche per il Centro e la Sardegna per il Sud e le Isole sono le regioni con la maggior presenza di risorse territoriali per le dipendenze da Internet.
Non sono giunti aggiornamenti dalle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia e Molise.
I percorsi di trattamento offerti sono caratterizzati prevalentemente da un approccio multimodale integrato che vede nell’intervento di sostegno psicologico al paziente (93 percento) l’intervento maggiormente proposto, a seguire la psicoterapia individuale (91 percento) e l’intervento di sostegno psicologico ai familiari (82 percento), l’intervento psicoeducativo individuale (73 percento) e la psicoterapia familiare (66 percento), percentuali minori riguardano gli altri interventi proposti nella scheda di rilevazione.
Le risorse territoriali si avvalgono di diverse figure professionali che offrono trattamenti integrati. I professionisti che compongono l’équipe sono 347 e sono soprattutto psicoterapeuti (29 percento), assistenti sociali ed educatori professionali (entrambi 16 percento), medici specialisti in psichiatria o neuropsichiatria (15 percento) e a seguire psicologi clinici, infermieri professionali, medici specialisti in neuropsichiatria infantile, stagisti, borsisti e volontari.
La maggior parte delle risorse territoriali prende in carico utenti per le dipendenze da sostanza (73 percento) e/o per le altre dipendenze comportamentali (91 percento). Sono soprattutto l’alcol (59 percento) e il disturbo da gioco d’azzardo (68 percento) ad essere trattati nei servizi e nelle strutture che hanno aderito al censimento.