Divieto pubblicità giochi: Agcom sanziona due influencer per 60mila e 75mila euro
Agcom adotta sanzioni nei confronti di due soggetti titolari di canali YouTube che diffondevano video per la promozione di giochi e scommesse con vincite in denaro in violazione del divieto sancito dal decreto dignità.
L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni (Agcom) nella seduta del Consiglio del 24 luglio 2024 adotta due sanzioni nei confronti di due soggetti titolari di canali YouTube, che diffondevano video per la promozione di giochi e scommesse con vincite in denaro, in violazione del divieto sancito dal decreto dignità entrato in vigore nell’agosto del 2018.
Come riportato su Agcom con le delibere 284/24/Cons e 286/24/Cons l’Autorità ha stabilito sanzioni amministrative pecuniarie alle società “Panpeg Srls” e “G.s.r. di Ricci Andrea & C. S.n.c” pari a 60mila euro e 75mila euro, ordinando “di non caricare sulla piattaforma di condivisione di video nuovi contenuti identici o equivalenti a quelli già identificati e di rimuovere i contenuti in violazione del divieto ancora eventualmente disponibili”.
I procedimenti sono stati avviati dopo numerose segnalazioni giunte tra il 2022 e il 2023, nelle quali “venivano denunciate presunte violazioni del divieto di pubblicità del gioco con vincita in denaro da parte di content creator attraverso la diffusione di video per la promozione di giochi e scommesse su diverse piattaforme per la condivisione di video, quali TikTok, YouTube, Instagram, Facebook, X e Twitch”.
Sulla base delle informazioni trasmesse su queste piattaforme “il gruppo Radiodiffusione ed Editoria della Guardia di Finanza del comando nucleo speciale Beni e Servizi ha acquisito tutti gli elementi che hanno consentito l’avvio dei procedimenti nei confronti degli autori degli illeciti in coerenza con le previsioni dell’articolo 9, comma 2 del decreto dignità”.
Come si legge nella delibera 284/24/Cons è stato adottato l’atto di contestazione alla società G.s.r. di Ricci Andrea & C. S.n.c., per la presunta violazione del divieto sancito dal decreto dignità quale titolare del canale YouTube “Gratta e Vinci Lucky il Milionario”. In sintesi veniva rilevata “la presenza di molteplici video con contenuto di promozione o comunque di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro ovvero di invito alla pratica del gioco”.
Nello specifico la società chiariva che “nei video pubblicati sul proprio canale YouTube, il sig. Andrea Ricci si limitava a grattare uno o più biglietti del monopolio di Stato “gratta e vinci” e ad effettuare un confronto tra quanto speso per l’acquisto dei biglietti e quanto effettivamente ottenuto a seguito di un’eventuale vincita”.
Nella delibera tuttavia veniva sottolineato che “Relativamente all’oggetto del divieto, viene chiarito che è vietata la pubblicità di scommesse e giochi con vincite in denaro da intendersi come ogni forma di comunicazione diffusa dietro pagamento o altro compenso, ovvero a fini di autopromozione, allo scopo di promuovere la fornitura, dietro pagamento, di beni o di servizi, al fine di indurre il destinatario ad acquistare il prodotto o servizio offerto.”
Pertanto il legislatore italiano “nell’introdurre una disciplina nazionale a tutela della salute pubblica e del consumatore con il dichiarato obiettivo di contrastare la dipendenza dal gioco d’azzardo, ha previsto, come detto, un divieto generale di qualsiasi forma di pubblicità, comunque effettuata e una conseguente responsabilità oggettiva in capo a soggetti diversi come sopra riportati”.
Nella delibera 286/24/Cons si legge invece che dall’indagine condotta dalla Guardia di Finanza risultava che i canali YouTube “Gratta il Grattino” e “Mania Slot”, risultano essere gestiti dalla sig.ra Emanuela Pandozzi, legale amministratore della società Panpeg Srls”.
La società in questo caso asseriva “che l’attività dalla stessa svolta deve considerarsi lecita, in quanto svolta in conformità al decreto Dignità e delle relative linee guida di cui alla delibera n. 132/19/Cons, essendo qualificabile come un servizio di intrattenimento rispettoso dei già menzionati principi di continenza, trasparenza e non ingannevolezza”.
Tuttavia sempre nella delibera si legge che “In merito all’asserita assenza della natura pubblicitaria dei video contestati, si osserva che dall’analisi degli stessi emerge il chiaro intento promozionale rafforzato dai ricavi che lo stesso ha generato in qualità di partner commerciale di Google in forza del quale ha ottenuto regolari pagamenti come prodotto in atti”.
il commissario dell’Agcom Massimiliano Capitanio a proposito dichiara: "Dopo le sanzioni alle piattaforme e ai giornali, ora tocca direttamente agli influencer. Probabilmente qualcuno pensa ancora che la Rete sia una zona di sospensione della legalità, dove non valgono le stesse leggi del paese reale. Speriamo che le pesanti sanzioni a due influencer che promuovevano il gioco d'azzardo, le cui ricadute economiche e sociali pesano poi su Stato, Regioni e Comuni, fungano da monito a quanti quotidianamente violano le leggi italiane alla ricerca di follower e ricavi pubblicitari".
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