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Frosini (Igt): 'Riordino gioco cruciale per sfruttare le grandi innovazioni tecnologiche'

07 marzo 2022 - 17:49

Giuliano Frosini Vice President Public Affairs Igt sul paper del gioco pubblico dell'Istituto per la Competitività. 

Scritto da Ca

“Necessario il riordino e l’aggiornamento della normativa del gioco pubblico per cogliere al massimo le opportunità dell’innovazione tecnologica e per alzare il livello di sorveglianza e tutela dei players nel settore legale”. Giuliano Frosini, Vice President Public Affairs Igt, è intervenuto nel dibattito sul paper “Il gioco pubblico alla sfida dell’innovazione. L’evoluzione dell’industria e il potenziale della trasformazione digitale” presentato oggi, 7 marzo, e promosso con il team dell’Istituto per la Competitività (I­Com).

Secondo Frosini “il settore del gioco ha colto tutte le opportunità digitali che erano pronte per schivare i rischi, i pericoli e superare anche gli ostacoli fisici creati della pandemia. Ma c’è ancora molto da fare perché non tutto il gioco si è trasferito nel settore legale. In effetti una parte dell’offerta spinta dalla domanda è andata altrove”.

Per Giuliano Frosini la soluzione non è la riduzione dell’offerta di gioco: “Spesso questa tentazione il legislatore l’ha avuta ed è stata abbastanza significativa. Ma quando si sono riaperti i punti di gioco c’è stata una visione lungimirante dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha messo a servizio la sua esperienza e la sua capacità. Se l’offerta scende, si produce un travaso verso l’illegalità che non significa per forza delinquenza ma anche evasione e distorsione”.

Perché la tecnologia è fondamentale? “Perché con essa garantiamo la sicurezza e la garanzia per evitare forme di riciclaggio ed evasione. Un prodotto col bollino Adm va nel senso della legalità. Se ci pensiamo l’unico settore in cui il titolo di gioco è ancora imprescindibilmente cartaceo per alcuni verticali è il settore del gioco. E’ singolare che al tabaccaio non si riesca ad avere uno scontrino digitale per giocare al Lotto o fare una scommessa. Manca una base normativa, quella che abbiamo è vetusta, parliamo di regi decreti che sono decenni indietro. La sfida è importante e devono essere colte tutte le novità e devono essere messe a sistema”.

Ma serve la riforma del settore: “E’ fondamentale e necessaria ma non perché non è un capriccio degli operatori ma senza questa prospettiva normativa non potremmo fare tante cose, gare, concessioni, opportunità per contesto regolatori e anche innovazioni tecnologiche. Cosi si colgono tutte le novità e si mettono a sistema. E tutti gli stakeholders devono operare nel rispetto dei ruoli per ottenere la migliore normativa possibile. Ma serve anche una revisione di tutte le opportunità che abbiamo di fronte”.

 

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