Frosini (Igt): 'Riordino gioco cruciale per sfruttare le grandi innovazioni tecnologiche'
Giuliano Frosini Vice President Public Affairs Igt sul paper del gioco pubblico dell'Istituto per la Competitività.
Scritto da Ca
“Necessario il riordino e l’aggiornamento della normativa del gioco pubblico per cogliere al massimo le opportunità dell’innovazione tecnologica e per alzare il livello di sorveglianza e tutela dei players nel settore legale”. Giuliano Frosini, Vice President Public Affairs Igt, è intervenuto nel dibattito sul paper “Il gioco pubblico alla sfida dell’innovazione. L’evoluzione dell’industria e il potenziale della trasformazione digitale” presentato oggi, 7 marzo, e promosso con il team dell’Istituto per la Competitività (ICom).
Secondo Frosini “il settore del gioco ha colto tutte le opportunità digitali che erano pronte per schivare i rischi, i pericoli e superare anche gli ostacoli fisici creati della pandemia. Ma c’è ancora molto da fare perché non tutto il gioco si è trasferito nel settore legale. In effetti una parte dell’offerta spinta dalla domanda è andata altrove”.
Per Giuliano Frosini la soluzione non è la riduzione dell’offerta di gioco: “Spesso questa tentazione il legislatore l’ha avuta ed è stata abbastanza significativa. Ma quando si sono riaperti i punti di gioco c’è stata una visione lungimirante dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha messo a servizio la sua esperienza e la sua capacità. Se l’offerta scende, si produce un travaso verso l’illegalità che non significa per forza delinquenza ma anche evasione e distorsione”.
Perché la tecnologia è fondamentale? “Perché con essa garantiamo la sicurezza e la garanzia per evitare forme di riciclaggio ed evasione. Un prodotto col bollino Adm va nel senso della legalità. Se ci pensiamo l’unico settore in cui il titolo di gioco è ancora imprescindibilmente cartaceo per alcuni verticali è il settore del gioco. E’ singolare che al tabaccaio non si riesca ad avere uno scontrino digitale per giocare al Lotto o fare una scommessa. Manca una base normativa, quella che abbiamo è vetusta, parliamo di regi decreti che sono decenni indietro. La sfida è importante e devono essere colte tutte le novità e devono essere messe a sistema”.
Ma serve la riforma del settore: “E’ fondamentale e necessaria ma non perché non è un capriccio degli operatori ma senza questa prospettiva normativa non potremmo fare tante cose, gare, concessioni, opportunità per contesto regolatori e anche innovazioni tecnologiche. Cosi si colgono tutte le novità e si mettono a sistema. E tutti gli stakeholders devono operare nel rispetto dei ruoli per ottenere la migliore normativa possibile. Ma serve anche una revisione di tutte le opportunità che abbiamo di fronte”.