Garante privacy: 'Stop a Coronapass della Provincia di Bolzano'
Per il Garante della privacy è inammissibile l'uso di certificazioni verdi come quella della Provincia di Bolzano, resa obbligatoria per accedere anche alle sale gioco, dal 1° luglio.
“L'uso di certificazioni, che attestino l’avvenuta vaccinazione o guarigione da Covid-19, o l’esito negativo di un test antigenico/molecolare, diverse da quelle indicate nello schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri, nonché l’uso di strumenti di verifica (quali ad esempio App per dispositivi mobili) ulteriori rispetto a quelli ivi indicati non possono ritenersi ammissibili perché non garantirebbero in ogni caso il rispetto del principio di esattezza dei dati trattati e di integrità e riservatezza (art. 5, par. 1, lett. d) e f) del Regolamento)”.
A decretarlo il Garante della privacy, nell'ambito di un parere sulle ordinanze con cui la Provincia di Bolzano ha introdotto l'obbligo per gli abitanti del suo territorio di presentare il Coronapass o “certificazione verde” per accedere a diverse strutture fra cui si annoverano anche sale giochi, sale scommesse, sale bingo al chiuso, per le quali la riapertura è stata fissata al 1° luglio.
Detta limitazione è disposta in relazione a “quanto prescritto nel parere reso il 9 giugno 2021 sullo schema di decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare ai sensi dell’art. 9, comma 10, del d.l. n. 52/2021, di concerto con il ministro della Salute, il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale e il ministro dell’Economia e delle finanze, relativo all’attivazione della Piattaforma nazionale digital green certificate (Piattaforma nazionale-Dgc) per l’emissione, il rilascio e la verifica delle certificazioni verdi Covid-19, ai sensi dell’art. 58, par. 3, lett. b), del Regolamento e a quanto previsto nel Dpcm del 17 giugno 2021 adottato sulla base di quanto indicato dal Garante nel citato parere”.