Libera e Cgil Asti: 'Piemonte, con legge del 2021 Gap in aumento'
Secondo Libera e Cgil Asti l'aumento dei malati di gioco patologico in Piemonte si deve alla legge regionale introdotta nel 2021 al posto di quella varata nel 2016.
"Ci preme sottolineare che l’aumento dei malati ludopatici non sia legato alle conseguenze della pandemia, bensì da un inspiegabile dietrofront voluto dall’attuale giunta regionale presieduta da Alberto Cirio. La Regione Piemonte, infatti, era già dotata di una legge (9/2016) in materia di contrasto alla ludopatia che aveva portato notevoli risultati positivi. A partire dal 2016, anno di approvazione della legge, si è rilevata una decrescita del volume di giocate pari all'11 percento (572 milioni di euro). I dati parlano chiaro. Il minor volume di gioco è correlato al volume di perdite da parte dei giocatori con un netto calo del 16.5 percento per il Piemonte, a fronte di una decrescita molto più lenta (-0,9 percento) per il resto del Paese. Questo significa che nel 2019 – anno in cui è entrata pienamente in vigore la legge del 2016, senza le ripercussioni socio-economiche della pandemia – i giocatori hanno perso 206 milioni di euro in meno rispetto a quanto avevano perso nel 2016. La legge 9/2016 stava dunque producendo i suoi frutti, confermandosi un impianto normativo virtuoso a tutela delle fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione".
A evidenziarlo, in una nota congiunta sono Libera e Cgil Asti, fra le fautrici della raccolta firme a supporto della proposta di legge regionale d’iniziativa popolare, per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico che verrà presentata al Consiglio del Piemonte per la modifica della normativa approvata nel 2021.