skin
Menu

Manovra 2025, le critiche di Mettiamoci in gioco e Consulta antiusura

25 ottobre 2024 - 13:04

Mettiamoci in gioco e Consulta nazionale antiusura bacchettano il Governo per le misure sul settore contenute nel testo della Manovra per il 2025.

Scritto da Redazione

© Markus Winkler / Unsplash

Fra le voci che in queste ore si stanno levando per criticare i contenuti della legge di Bilancio per il 2025, attualmente al vaglio della Camera dei deputati, ci sono anche i vertici di Mettiamoci in gioco (campagna contro i rischi del gioco d’azzardo) e della Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II, che si scagliano in particolare contro le norme che riguardano il gioco.

I due organismi sono innanzitutto contrari alla cancellazione dell'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave presso il ministero della Salute, sostituito da uno dedicato a “ogni forma di dipendenza”, che va di pari passo con l'abrogazione del fondo specifico di 50 milioni di euro annui destinato alla prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo. Al suo posto viene istituito un Fondo per le dipendenze patologiche, ripartito tra le Regioni sulla base di criteri determinati con decreto del ministro della Salute.

Mettiamoci in gioco e Consulta antiusura ricordano che in verità già il decreto legislativo 41/2024 (“Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza”, ai sensi  della Delega al Governo per la riforma fiscale, Ndr) istituiva una Consulta permanente dei giochi pubblici presso il ministero dell’Economia, con la presenza dei concessionari del gioco d’azzardo, che di fatto marginalizzava l’Osservatorio e spostava il focus sulla dimensione economica ed erariale del fenomeno. Dal testo della legge, non è chiaro se questa Consulta continuerà a esistere mentre è prevista l’istituzione di un Osservatorio dedicato 'a ogni forma di dipendenza', che dovrebbe occuparsi di tutte le dipendenze patologiche”.

Nel mirino poi finiscono anche l'ennesima proroga onerosa delle concessioni per il gioco, di due anni - ma per Mettiamoci in gioco e Consulta antiusura “l’indizione di nuove gare apporterebbe presumibilmente nelle casse dell’erario un contributo assai più significativo” - e la stabilizzazione in modo permanente dell'estrazione settimanale aggiuntiva per Lotto e SuperEnalotto, introdotta in via provvisoria a luglio dello scorso anno per sostenere la popolazione dell’Emilia Romagna colpita dall’alluvione.

Mettiamoci in gioco e Consulta nazionale antiusura in una nota congiunta sottolineano che tali “provvedimenti del Governo vengono avanzati in un momento in cui è ormai chiaro che nel 2024 verrà toccato un nuovo record nella raccolta del gioco d’azzardo – la stima è di circa 160 miliardi di euro – dopo il record dello scorso anno con 147,7 miliardi di euro”.

“È evidente che il Governo intende cancellare tutti quegli spazi dove possano emergere le reali conseguenze dell'azzardo nella vita delle persone”, dichiara don Armando Zappolini della campagna Mettiamoci in gioco: “Così è per la cancellazione dell'Osservatorio, per la difficoltà di accesso ai dati sulla diffusione del gioco d’azzardo nel nostro paese e per l’azzeramento del fondo alle Regioni per percorsi di prevenzione e cura in materia di disturbo da gioco d’azzardo.”

“La Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II esprime preoccupazione in merito alla bozza della manovra 2025”, nota Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II. “Dalla Manovra 2025 ci si aspettava l’introduzione di solidi strumenti di tutela, vigilanza, regolamentazione e contenimento dell’azzardo, non un abbassamento di attenzione sullo stesso. C'è bisogno di una legge quadro del settore, che garantisca sull’evoluzione in essere del settore e abbia come priorità la riduzione dell'offerta.”

Altri articoli su

Articoli correlati