Manovra all’Eurogruppo con l'incognita Bruxelles e via ad audizioni in Parlamento
Il ministro dell'Economia Giorgetti presenta la Manovra all'Eurogruppo, per ottenere il via libera dall'Ue mentre in patria partono le consultazioni.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti torna in Europa dopo l’approvazione della legge di bilancio da parte del Governo. Con un'agenda fitta di incontri che lo vedrà incontrare dapprima i colleghi dell’Eurogruppo, per poi passare domani, martedì 5 novembre, alla riunione dell’Ecofin.
Una duplice missione che risulta a dir poco cruciale per presentare la manovra italiana e ottenere il via libera di Bruxelles. La Commissione Ue, infatti, è chiamata ad esaminare con particolare attenzione il piano di rientro del deficit e del debito proposto dall'Italia, per poi esprimersi con un verdetto definitivo atteso per la fine di novembre. Il ministro dell'Economia Giorgetti insisterà in particolare sul rigore dei conti e sulle misure a sostegno delle famiglie, pur dovendosi smarcare dal pressing dell'opposizione che chiedono modifiche al testo, soprattutto su fisco e pensioni.
Le misure sui giochi e l'iter generale
Come noto, il testo trasmesso alla Camera dei deputati contiene anche un intero capo in materia di giochi, che conferma in larga misura le anticipazioni dei giorni passati.
In dettaglio, l'articolo 12 reca "Disposizioni in materia di gioco pubblico raccolto a distanza e bingo", e chiarisce il trattamento tributario per le diverse tipologie di gioco pubblico online, reca disposizioni sul trasferimento dei locali da parte degli operatori del bingo nel periodo della proroga delle concessioni e sul montepremi del bingo; l'articolo 13 è relativo all'estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il SuperEnalotto - che dal 2025 rende strutturale la quarta estrazione introdotta a luglio 2023 per sostenere le popolazioni colpite dall'alluvione in Emilia Romagna, già prorogata fino alla fine di quest'anno; l'articolo 14 si occupa delle proroghe delle concessioni di gioco in scadenza fino al 31 dicembre 2026.
La Commissione Ue esaminerà la Manovra alla luce delle stringenti regole del nuovo Patto di stabilità e crescita. L’Italia ha chiesto un allungamento a sette anni per il piano di risanamento, una richiesta accolta da Bruxelles. Ma il testo della Manovra redatto dal Governo deve prima di tutto superare l’esame del Parlamento italiano, dove sono attesi un intenso dibattito e numerosi emendamenti. Le forze di maggioranza lavorano per modificare alcune parti del testo, in particolare su fisco e pensioni. E proprio oggi, 4 novembre, inizia anche la maratona delle audizioni nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Saranno ascoltate tutte le associazioni di categoria, professionali, delle imprese e dei consumatori.
Martedì sarà la volta dei vertici di Inps, Anci, Regioni, Istat, Corte dei Conti e Banca d’Italia. Con molte richieste pervenute anche dal comparto giochi. Mentre giovedì 7 novembre è prevista l’attesa audizione di Giorgetti.