Minenna (Adm): 'Vigilanza e regolazione, concetti chiave per il gioco pubblico'
L'intervento di Marcello Minenna, Direttore Adm per commentare il Primo numero dell’Osservatorio Permanente Censis-Lottomatica sul gioco pubblico.
“Il lockdown ha colpito il settore del gioco pubblico legale e non quello illegale. L’Agenzia, in quel periodo, individuò uno strumento per reprimere il gioco illegale attraverso il ‘Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale’. Ci siamo coordinati con la Polizia di Stato e abbiamo messo a punto un regolamento. Siamo intervenuti in oltre 100 Comuni e abbiamo chiuso oltre 150 punti illegali di gioco, elevando sanzioni pecuniarie per svariati milioni di euro. L’obiettivo è far comprendere che è necessario vigilare il gioco pubblico, contrastando l’illegalità attraverso una regolamentazione con interventi anche di modernizzazione grazie alle nuove tecnologie”. È il punto di Marcello Minenna, Direttore Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli per commentare il Primo Numero dell’Osservatorio Permanente Censis-Lottomatica sul gioco legale in Italia, presentato proprio oggi in una conferenza stampa online, che evidenzia proprio come dopo lo stop forzato del 2020, nel 2021 il gioco ha garantito un introito alle casse dello Stato sotto forma di imposte di 8 miliardi e 413 milioni di euro.
Ciò nonostante, parte della politica non ha percepito il problema dell’illegalità: “Tuttavia presentai questi riscontri all’allora procuratore nazionale antimafia, Cafiero De Raho, perché noi siamo all’interno della Dna e il gioco venne attenzionato. Segnalammo l’emergenza di riaprire i punti scommesse come nel periodo degli europei di calcio perché in quel periodo, con le sale chiuse, stava succedendo qualsiasi cosa a livello di illegalità”.
Anche per Minenna l’approccio deve essere laico: “Il tema è far uscire da speculazioni etiche la vigilanza sul gioco pubblico che non è equivalente alla ludopatia. Potremmo fare tantissimo nella lotta alle patologie ma l’approccio deve essere questo. Invece è stata offerta una sponda all’illegalità non risolvendo alcuni problemi evitando di votare alcuni provvedimenti che avevamo presentato”.