Ha una veste più snella e semplificata rispetto alla versione tradizionale la relazione della Direzione investigativa antimafia relativa al secondo semestre 2023, presentata oggi, 25 novembre 2024, al Senato.
Come si legge nella premessa vengono illustrati "gli elementi di novità rilevati nella seconda parte del 2023", nessuno dei quali pone in evidenzia il gioco tra le attività di primario interesse per la criminalità organizzata, a differenza della precedente relazione, relativa ai primi sei mesi del 2023.
Spiega la Dia che "si è assistito all’evoluzione della strategia mafiosa verso contesti economico-imprenditoriali, specie nei territori caratterizzati da un tessuto imprenditoriale fortemente sviluppato, avvalendosi sempre più spesso di compiacenti professionisti finanziari e tributari", e aggiunge che "l'interesse delle mafie si rivolge principalmente all’aggiudicazione di appalti pubblici e privati, subappalti, forniture di beni e servizi vari, talvolta mediante l’avvicinamento di funzionari 'infedeli' della Pubblica amministrazione sensibili alle proposte corruttive, soprattutto in un contesto di crescita economica."
Ci sono anche casi relativi al mondo del gioco, con i principali casi messi in evidenza dalla relazione che hanno interessato le regioni Calabria (dove è stata individuata una cosca con interessi anche nel noleggio di videogiochi anche di genere illecito) e Lazio (dove, nella sola Capitale, sono state destinatarie di interdittiva 12 società attive in vari settori quali gioco e scommesse, ristorazione, vendita e noleggio di veicoli, parcheggi, autorimesse e costruzione di edifici.).
Ma vengono evidenziate anche operazioni in Sicilia, in particolare una che ha interessato la provincia di Trapani, dove è stata individuata "una capillare distribuzione e installazione di postazioni per il gioco d’azzardo, anche collegate in rete a siti internet esteri e riconducibili a società intestate a prestanome, tramite le quali ai giocatori era consentito di partecipare anche a scommesse su eventi sportivi, oltre ai giochi d’abilità (videopoker e roulette)".
Dalla georeferenziazione delle complessive 626.09512 operazioni in esame, illustra ancora la relazinoe, "è emerso che una cospicua parte delle stesse risulta effettuata online. Trattasi, in dettaglio di 141.036 operazioni corrispondenti al 22,5 percento circa del riferito totale".
La Dia, nell’ambito delle attività di antiriciclaggio, spiega ancora la relazione, "dedica molta attenzione alla ricerca dei capitali di illecita provenienza accumulati dalle holding criminali". Nel secondo semestre 2023 "sono stati emessi 17 motivati provvedimenti di accesso e accertamento a firma del Direttore della Dia, la cui esecuzione, affidata alle articolazioni territorialmente competenti, è stata eseguita sotto il coordinamento del I Reparto Investigazioni preventive. I predetti provvedimenti hanno riguardato 5 banche, 4 istituti di moneta elettronica, 3 intermediari f inanziari, 3 soggetti che gestiscono case da gioco, 1 studio notarile e 1 società fiduciaria."