Quali sono le implicazioni socio-sanitarie del riavvio, a pieno regime, della capillare distribuzione dei giochi pubblici con vincita in denaro dopo il lungo lockdown per il contenimento del Covid? E quali sono le strategie da mettere in campo per garantire la prevenzione di nuovi contagi, oltre che di fenomeni di dipendenza patologica?
Sono le domande a cui prova a dare una risposta l'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, istituito presso il ministero della Salute in una comunicazione inviata agli assessorati generali alla Sanità visionata da GiocoNews.
L'Ossrervatorio ritiene che, “dopo la forzosa astinenza (a intervalli, dal marzo 2020 al 1° luglio 2021) sia necessario, con urgenza, adottare misure a tutela della salute pubblica e in generale per il benessere sociale e familiare, in quanto, la deliberata ripresa di attività delle sale da gioco e per scommesse” potrebbero produrre “un impatto negativo sulla condizione di salute di persone sia con pregressa dipendenza sia di quelle più esposte all'induzione a tale comportamento eccessivo”.
A preoccupare i componenti dell'Osservatorio, in particolare, è la concomitante riapertura dell'intera rete distributiva di gioco fisico e l'avvenuto incremento del gioco online, registrato proprio nei mesi del lockdown. Per questo, richiedono la formulazione di “alcune stringenti raccomandazioni affinché siano prevenuti i gravi rischi correlati alla riapertura senza un'adeguata e rinnovata regolazione di tutta la gamma dei giochi, al fine della prevenzione del Disturbo da gioco d'azzardo ed anche come corollario - di mantenimento del regime di cautela per un possibile riacutizzarsi della pandemia”.
Viene inoltre ribadita, come rilevato dal Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid-19, la classificazione di rischio medio-alto con caratteristiche elevate per le attività di gioco, per il rischio di aggregazione che si svolgono esclusivamente in locali al chiuso.
“Un ulteriore elemento di complessità è legato alle attività statico-dinamiche dei lavoratori e dei clienti senza la possibilità di previsione dell'utilizzo della mascherina da parte di tutti i presenti negli ambienti, anche in relazione al consumo di alimenti e bevande e del fumo di tabacco che avviene nei locali da gioco”, si legge nella nota.
Per arginare la diffusione del Gap cosi come quella di possibili contagi da Covid quindi l'Osservatorio invia agli assessorati regionali alla Sanità una serie di raccomandazioni.
Vengono quindi suggerite: “ispezioni preventive dei locali di gioco, con riferimento a volumetrie, illuminazione, areazioni, rispetto delle distanze e degli obblighi di Dpi nonché alla presenza negli spazi adibiti al gioco della cartellonistica prevista dalla normativa vigente; gradualità nella rimessa in funzione dei sistemi e degli sportelli di distribuzione, in base a verifiche preventive compiute dai Dipartimenti di prevenzione sanitaria dell'Asl del territorio del comportamento degli avventori e del rischio di contagio; obbligo di interruzione a intervalli programmati (con pause non rinunciabili) delle operazioni di vendita di gioco e di funzionamento degli apparecchi automatici con modalità da concertarsi con gli amministratori locali dei Comuni”.
Inoltre, vengono prescritte la sospensione della somministrazione di bevande alcoliche e di ogni forma di autorizzazione ad assumere tabacco da fumo ovunque, compreso nei locali pur disponenti di sistemi di areazione; la proibizione dell'oscuramento delle vetrate delle zone del locale adibite al gioco; l'adozione di strategie per favorire il controllo del tempo da parte dei giocatori; la piena visibilità delle informazioni sulle reali probabilità di vincita in danaro per ogni tipo di scommessa.