Riordino gioco fisico, tavolo tecnico: nuova riunione il 25 novembre
Riparte il confronto fra ministero di Economia e finanze e Regioni per il riordino del gioco fisico. Tavolo tecnico il 25 novembre.
È in agenda per lunedì 25 novembre, alle ore 11, la nuova riunione del tavolo tecnico sul riordino del gioco fisico, con rappresentanti del ministero dell'Economia e delle finanze e delle commissioni Sanità e affari finanziari delle Regioni.
Lo apprende GiocoNews.it, da fonti istituzionali.
L'ultima riunione, prevista il 14 novembre, era poi stata rimandata a data da definirsi, su richiesta delle Regioni, per problemi di coordinamento tra i vari soggetti istituzionali chiamati a sedersi al tavolo.
Sarà interessante vedere se in queste settimane di stallo del confronto le commissioni regionali hanno trovato la quadra per arrivare a una nuova proposta di riordino, dopo quella messa sul piatto lo scorso 11 novembre - chiedendo un'ulteriore riduzione dell'offerta di gioco legale sul territorio - in risposta a quella depositata dal ministero dell'Economia e delle finanze, imperniata sulla valorizzazione dei punti di gioco certificati.
Considerando che è necessario contemperare tutte le esigenze in campo - tutela dei cittadini, della salute, delle imprese del settore e dell'Erario - ma anche risolvere una volta per tutte la "questione territoriale" che attanaglia il settore, anche se il disegno di legge di Bilancio per il 2025 proroga le concessioni per il gioco fisico, che scadrebbero tutte a fine 2024, per altri due anni.
LE ULTIME PROPOSTE MESSE A CONFRONTO - Per ricordarci a che punto siamo, ecco i punti essenziali delle ultime due proposte presentate da Regioni e Mef.
I rappresentanti delle Regioni intendono ridurre ulteriormente il gioco legale, riducendo gli esercizi generalisti dai proposti 40mila tra bar e tabacchi a 34mila, mentre le sale dedicate dovrebbero scendere a 2.250 anziché alle 5mila proposte, e così pure i punti scommesse dovrebbero essere 8mila anziché 10mila. Misure, evidentemente, che avrebbero contraccolpi seri sia sull'industria che pure per l'erario.
Stessa filosofia anche per quanto riguarda gli apparecchi: se il Mef propone di passare dalle attuali circa 250mila a 200.000. come previsto dalla legge Finanziaria 2020, secondo le Regioni si deve scendere a 180mila, mentre per quanto attiene le Vlt, se per il Mef si può passare dalle attuali circa 55mila Vlt a 45mila, le Regioni chiedono un taglio più drastico, arrivando sino a 41.250 apparecchi.
I LUOGHI SENSIBILI – Venendo a un altro dei punti centrali della trattativa, per il Mef i luoghi sensibili da considerare sarebbero gli Iistituti scolastici, limitatamente alle scuole secondarie di primo e secondo grado, e le strutture sanitarie che ospitano centri per la cura delle dipendenze, mente le Regioni chiedono di definire tali anche luoghi di culto, strutture di aggregazione giovanile (palestre/oratori) e centri anziani.
IL DISTANZIOMETRO – Notevoli distanze, per fare un facile gioco di parole, anche sul distanziometro, se per il Mef dovrebbe valere la distinzione tra locali certificati (per i quali non varrebbe)e non certificati, per le Regioni dovrebbe comunque restare una distanza di 150 metri anche per i luoghi certificati, mentre per i non certificati sarebbe di 200 metri, e non i 250 proposti dal Mef per i luoghi, appunto, non certificati.
ORARI – Chiusure più lunghe anche sul fronte degli orari: sei ore - dalle 5 alle 9 e dalle 13 alle 15 - per i negozi certificati, otto ore (5-10 e 13-16) per i non certificati.
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