Ripamonti: ‘Pronta diffida a regione Lazio contro legge sul gioco’
Il legale viterbese si dice pronto ad agire giudizialmente, ma spiega a Gioconews che l’auspicio è quello di un ripensamento della stessa regione.
Scritto da Daniele Duso
Foto di Spencer Davis, tratta da Unplash
“A giorni invieremo una diffida alla regione Lazio invitando l’ente a rivedere la legge sul gioco. In base alla risposta decideremo come procedere, ma siamo già pronti anche ad agire giudizialmente”.
Così l’avvocato Marco Ripamonti, raggiunto telefonicamente, in merito al mandato ricevuto per avviare iniziative a difesa dei gestori del settore gioco operanti nel Lazio contro la legge regionale sul gioco.
“In prima battuta invieremo alla regione Lazio una energica diffida. Auspico che di fronte a questa iniziativa, anche in considerazione del folto numero dei gestori che ci hanno affidato il loro mandato, sia la stessa regione a mettere in atto un ripensamento di questa legge. Ma in base alla risposta, o alla non risposta, della regione, unitamente all’avvocato Carlo Lepore siamo pronti ad agire anche giudizialmente, con tutte le azioni che riterremo opportune”.
La legge sul gioco in vigore dal 13 gennaio scorso nel Lazio, infatti, impone alle aziende del gioco nuovi costi ma, soprattutto, dà con pochissimo tempo per mettersi in regola. La sua applicazione si traduce, in concreto, nell’espulsione di numerosi imprenditori dal territorio regionale. “La legge”, aggiunge l’avvocato Ripamonti, “diventa discriminatoria anche alla luce di quanto avviene nelle regioni limitrofe, dove le limitazioni all’imprenditoria del settore dei giochi sono ben differenti”.
La critica è anche agli effetti che la legge regionale vorrebbe produrre, in quanto, chiosa Ripamonti “produce molto danno al tessuto imprenditoriale a fronte di esigui risultati che potrebbe produrre nel contrasto al gioco patologico, con effetti addirittura controproducenti rispetto alla sfera della salute”.