Tar annulla regolamento movida Palermo: 'Rischi del gioco, manca istruttoria'
Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia boccia il regolamento movida varato dal Comune di Palermo per limitare gli orari del gioco. Ecco la sentenza.
"L'amministrazione comunale non può limitarsi a un'apodittica e indimostrata enunciazione dei rischi collegati al gioco lecito, ma deve dare atto di ragioni specifiche, da esplicitare e documentare in modo puntuale.
In altre parole, va dimostrata la necessità che uno specifico territorio abbisogni di una maggior tutela di quello nazionale. Tutela da conseguire attraverso una determinata limitazione oraria di accesso al gioco lecito. Fermo restando che, una volta attuata, questa misura non comporti effetti indesiderati; primo tra tutti, il 'dirottamento' della domanda verso il gioco illegale.
Ciò deve avvenire con una specifica istruttoria effettuata in relazione al territorio di competenza."
Lo precisa il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia nella sentenza con cui annulla il "regolamento movida" approvato dal consiglio comunale di Palermoagli inizi del 2024, accogliendo i ricorsi di alcuni operatori di gioco, che avevano contestato le limitazioni imposte alle attività del comparto.
L'articolo 5 del regolamento stabiliva che l’orario di esercizio delle sale giochi autorizzate ex art. 86 del Tulps e delle sale scommesse autorizzate dalla Questura ai sensi dell’art. 88 del Tulps dove essere “dalle ore 10 alle ore 24 tutti i giorni, compresi i festivi", e che gli apparecchi collocati negli esercizi autorizzati ex art. 86 del Tulps (sale gioco, bar, ristoranti, alberghi) e negli esercizi autorizzati ex art. 88 del Tulps (sale scommesse, sale bingo, sale Vlt, ecc.), nonché negli esercizi commerciali, nelle rivendite di tabacchi e nelle ricevitorie lotto potevano restare accesi "dalle ore 15 alle ore 20 di tutti i giorni compresi festivi”.
Con una successiva ordinanza firmata dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, poi è stato disciplinato separamente l'orario delle sale bingo - consentendone l'attività dalle 10 del mattino con chiusura alle ore 1 durante la settimana e alle ore 2 nei fine settimana - poi rettificato, ai primi di ottobre, a seguito di un lungo confronto con i gli operatori del comparto e i sindacati.
Il testo integrale della sentenza è disponibile in allegato.