Amsterdam - “Il settore delle affiliazioni e delle acquisizioni dei giocatori dal 2016-2017 ha avuto un'evoluzione non da poco, si è passati da una classica affiliazione a un'evoluzione soprattutto nel mondo digitale dove i prodotti cambiano in modo rapidissimo, e quindi è necessario essere all'avanguardia per non restare indietro.”
Parole pronunciate da Danilo Di Tota, co-founder e director di Dt9 Group, in un'intervista resa a GiocoNews.it durante l'iGb live di Amsterdam.
Da un lato c'è il cambiamento tecnologico, che offre opportunità e nuove sfide, poi c'è il tema della compliance, ci sono le limitazioni come il decreto Dignità di cui tenere conto nei programmi aziendali, e Di Tota prende posizione anche su questo fronte: “Noi come gruppo ci siamo sempre posti nei confronti dei nostri clienti-bokmaker e dei nostri fornitori – che sono i canali di affiliazione e di performance marketing – in modo da essere disponibili per dei servizi. La base per noi fin dal 2016 è stata sempre la compliance; noi abbiamo pensato sempre che dare servizi di compliance avrebbe portato gli affiliati a legarsi a noi in modo indelebile. Quindi rispettare dei Kwc molto rigidi ci dà la possibilità - pur essendoci una crisi di publisher in Italia - di non subire questa crisi”.
Il director di Dt9 Group quindi prosegue: “Da anni abbiamo il dipartimento digitale media e il dipartimento network, basato sui servizi, per far capire ai nostri affiliati che fare un lavoro di qualità a lungo termine da più risultati che fare un lavoro solo di quantità”.
Parlando di numeri, Di Tota sottolinea: “In questo momento il nostro Gruppo fa 95mila Ftd all'anno, chiudiamo il 2023 con un fatturato di quasi 8 milioni di euro, con un Ebitda di 1 milione e 700mila euro e puntiamo nei prossimi tre anni a duplicare quello che facciamo adesso. Già il primo quarto del 2024 lo chiudiamo con il 20 percento in più del 2023”.
Per quanto riguarda la parte tecnologica Dt9 Group si è concentrato molto “sulla questione digitale, lì il processo digitale per l'acquisizione e la compliance vengono in modo automatico rispettando determinati canoni dei software, è un 'Kwc' automatico.
Abbiamo sfruttato al meglio i limiti imposti al settore dal decreto Dignità, la comparazione è stata un trampolino di lancio per il nostro dipartimento digitale: siamo riusciti ad avere l'approvazione per poter usare i nostri banner comparativi, sia sport che casinò, nelle Bsp digitali. Siamo stati i primi in Italia a portare questo modello di acquisizione totalmente innovativo”.
Di seguito, ecco il video integrale dell'intervista a Danilo Di Tota.