Dopo l'entrata in vigore del decreto Dignità e del divieto totale di pubblicità ad esso legato, il settore italiano del gioco pubblico – e, in particolare, il segmento dell'online – è immerso nella quasi totale incertezza rispetto alle attività di comunicazione e marketing che potranno essere condotte nei prossimi mesi. Ovvero, a partire dalla prossima estate e da luglio 2019: termine ultimo fissato dallo stesso decreto entro il quale dover necessariamente terminare le campagne pubblicitarie che erano state già contrattualizzate all'entrata in vigore del provvedimento (il testo, approvato il 13 luglio 2018, concede un anno di transizione ma solo per i contratti già in essere). Un tema caldo, anzi caldissimo, che diventa vieppiù incandescente con il passare dei giorni e dei mesi (ne sono ormai trascorsi quattro dall'entrata in vigore della norma, e non è ancora giunto nessun chiarimento), visto che le società di gioco sono già alle prese con le definizioni dei budget per il prossimo anno e in molti casi si trovano davanti al bivio di dover scegliere se tagliare i propri dipartimenti di comunicazione e marketing, convertendoli in altre attività (laddove possibile) o in qualche caso, riducendo il personale. Soluzione, quest'ultima, spesso ricorrente tenendo conto anche della riduzione del business che potrebbe essere generata da queste restrizioni.
IL “CASO ITALIA” A MALTA - Un problema che pesa come un macigno sulle imprese del comparto: specialmente quelle che operano unicamente nel ramo online, dove le campagne di marketing sono alla base del business: è qui che aumenta l'incertezza, sul presente e sul futuro, che si riflette anche in ambito internazionale, visto che gran parte delle società che operano nell'online sono attive su più mercati. In questo scenario, assai complesso e distorto dalla proiezione del decreto dignità, arriva l'
edizione 2018 di SiGma Malta (28-30 novembre 2018): un evento divenuto ormai il punto di riferimento per l'industria del gioco online a livello europeo, all'interno del quale il “caso italiano” diventa ancora più centrale. Sì, perché l'Italia è da sempre un banco di prova fondamentale per le società dell'online, e un benchmark fondamentale per tutti, oltre ad essere (e anzi, proprio per questo) il principale mercato nel mondo. Ma ora che c'è un divieto totale di pubblicità, l'interrogativo degli addetti ai lavori della Penisola diventa generale estendendosi all'intero mondo del gaming. Da qui la volontà di
affrontare il caso Italia all'interno del ciclo di conferenze ospitato dallo show maltese,
in un panel organizzato con il supporto di GiocoNews.it al quale partecipano esperti e rappresentanti dell'industria. Per fare il punto della situazione, viste le infinite domande che vengono continuamente poste dall'estero, e provare ad individuare alcune risposte. A parlarne saranno il l
egale Rodolfo La Rosa di Baker McKenzie, che avrà il compito di inquadrare il caso a livello giuridico e normativo, provando ad interpretare la legge; mentre a rappresentare l'industria saranno
Marco Castaldo, Direttore generale di Microgame, e
Barbara Beltrami, responsabile di Unibet in Italia e vice presidente di Logico, che rappresenta gli operatori italiani dell'online. In un dibattito moderato da
Christian Tirabassi, Senior partner di Ficom Leisure. Nel panel, che andrà in scena nel primo pomeriggio di giovedì 29 novembre, si proveranno ad individuare le soluzioni possibili e le alternative che si possono scorgere alla luce del divieto. Ammesso che siano davvero praticabili, però, in attesa di
conoscere il parere dell'Autorità competente: ovvero, l'Agcom, che ha promesso un intervento attraverso delle linee guida in cui rispondere agli infiniti quesiti provenienti dall'industria, anche se non è ancora chiaro quando arriveranno tali indicazioni. E intanto il settore vive nell'incertezza.
L'IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE - Il gaming, com'è noto ed evidente, vive di pubblicità, promozione e campagne di marketing, che hanno il duplice valore: commerciale e istituzionale. Se, da un lato, la pubblicità è indispensabile agli operatori per proporre la loro offerta e competere sul mercato (non tanto per conquistare nuovi giocatori, in un mercato forse ormai saturo, quanto più che altro per strappare utenti al competitor di turno), dall'altro la comunicazione in generale è fondamentale per rendere distinguibile l'offerta legale da quella illegale. In un settore che, lo abbiamo visto in maniera più che approfondita negli ultimi giorni, con le operazioni della Direzione nazionale antimafia al Sud, è ancora vittima di infiltrazioni criminali. Non a caso,
anche la Commissione Europea, nella sua Raccomandazione del 2014 riferita al gioco online, spiegava di considerare
pericoloso vietare la pubblicità del gioco (visto che già allora c'erano pulsioni in questo senso, seppure non provenienti, all'epoca, dall'Italia) proprio per i risvolti in ambito di illegalità e per la sicurezza dei consumatori. Ma adesso il divieto c'è e gli operatori dovranno rimboccarsi le maniche per ridisegnare il proprio business: ma anche i regolatori, che dovranno disciplinare un provvedimento unico nel suo genere, sia a livello internazionale che nel nostro ordinamento.
LE NUOVE FRONTIERE DEL GAMING – Al di là del gioco online “tradizionale” e dei divieti, a Malta di parlerà anche di molto altro e delle nuove opportunità per l'industria. Anche in chiave italiana. In particolare,
a SiGma, verranno esplorate le nuove frontiere del gaming rappresentate dagli eSports – molto forti anche nell'isola – e dei Fantasy Sports, sempre più presenti anche nel nostro paese.
Il tema degli sport elettronici sarà affrontato in una sessione interamente dedicata al nuovo fenomeno, organizzata venerdì 30 novembre, terzo ed ultimo giorno di show. A intervenire saranno vari esperti, con una partecipazione, anche qui, di GiocoNews.it, chiamata ad illustrare la propria esperienza sul
tema degli eSports, anche alla luce dell'
ormai imminente debutto del nuovo quotidiano online dedicato agli sport elettronici (eSportsMag.it) che andrà ad arricchire il network italiano del gaming a partire da dicembre 2018.
Mentre i Daily Fantasy Sports verranno proposti nella stessa giornata del 29 novembre, proponendo, anche qui, l'esperienza italiana, con il direttore generale del providere Microgame, Marco Castaldo, che porterà l'esperienza del proprio network di gioco, che è stato uno dei primi ad integrare nelle proprie piattaforme anche un'offerta completa di Fantasy Sports, differenziando e completando il proprio portafoglio di giochi. E chissà che questo tipo di offerte di gioco non potranno rappresentare una valida alternativa, o comunque un appiglio, per gli addetti ai lavori, nella ridefinizione del nuovo mercato alla luce delle nuove restrizioni normative. A Malta proveranno a spiegare anche questo.