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Eto'o: multa di 200mila per violazione dell'etica, ma sfugge ad accusa di combine

08 luglio 2024 - 12:44

L'ex calciatore Samuel Eto'o, oggi presidente della Federazione calcistica del Camerun, annuncia ricorso contro la sentenza che lo accusa di violazione del codice etico della Confederazione calcistica africana per aver fatto da ambasciatore per una società di scommesse.

Scritto da Dd
Foto dal sito Inter.it

Foto dal sito Inter.it

La Caf, Confederazione calcistica africana, organismo di governo del calcio africano, infligge una multa di 200mila dollari a Samuel Eto'o, ex calciatore di Barcellona, Inter e Chelsea, e attuale presidente della Fecafoot, la Federazione calcistica del Camerun.

La multa è stata comminata a Eto'o per violazione dell'etica dopo che, come riporta la Bbc, un collegio disciplinare del Camerun ha scoperto che l'ex calciatore ha "gravemente violato i principi di etica, integrità e sportività" della Caf firmando un contratto come ambasciatore per la società di scommesse 1Xbet, che sponsorizza le prime due divisioni del calcio professionistico maschile in Camerun oltre alle nazionali maschile e femminile.

I regolamenti della Fifa, l'organismo di governo mondiale del calcio, stabiliscono inequivocabilmente che le persone vincolate dal suo codice etico, come nel caso del presidente di una federazione, non possono avere alcun coinvolgimento nelle scommesse legate al calcio.

La Confederazione calcistica africana ha aperto un'indagine sulla condotta di Eto'o nell'agosto dell'anno scorso dopo aver ricevuto "dichiarazioni scritte da diversi stakeholder del calcio camerunense", arrivando a formalizzare un verdetto di colpevolezza contro il quale tuttavia gli avvocati di Eto'o hanno già dichiarato che faranno ricorso.

Un gruppo di rappresentanti di club amatoriali camerunensi già lo scorso anno aveva chiesto a Eto'o di dimettersi, evidenziando la propria preoccupazione per il rapporto del 43enne con 1Xbet, ma citando anche "gravi irregolarità" presso la Fecafoot.

Tuttavia Eto'o, pur dichiarato colpevole di aver violato gli statuti della Caf in materia di etica, non ha ricevuto alcuna sanzione relativa ad un suo intervento per modificare il risultato di alcune partite. La sentenza del collegio disciplinare riporta che "attualmente non ci sono prove sufficienti" in merito a eventuali partite truccate.

L'ex attaccante, vincitore per quattro volte del titolo di calciatore africano dell'anno, era stato indagato insieme a Valentine Nkwain, presidente della neopromossa squadra Victoria United, in seguito a una intercettazione telefonica nella quale, prima della certezza della promozione, avrebbe discusso con Nkwain del ritorno di Victoria nella massima serie.

Entrambi hanno precedentemente negato il coinvolgimento in qualsiasi cospirazione per manipolare i risultati.

Intanto non si placano le polemiche nel mondo calcistico camerunense. All'inizio di questa settimana un gruppo di amministratori, tra cui ex membri della Fecafoot e il presidente della Professional Football League del paese, ha scritto una lettera aperta al presidente della Caf Patrice Motsepe e al capo della Fifa Gianni Infantino, esortandoli ad accelerare le indagini e sottolineando che le possibili sanzioni includono una squalifica a vita. La lettera, come scrive sempre la Bbc, riporta letteralmente che "molti stakeholder che sono stati all'interno del calcio camerunense per diversi decenni se ne stanno andando a causa degli abusi che hanno avuto luogo negli ultimi due anni".

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