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Ice 2016: multicanalità la nuova era del gaming, anche per l'Italia

03 febbraio 2016 - 10:47

La prima giornata della fiera Ice di Londra rivela i nuovi scenari del gaming anche per l'Italia.

Scritto da Alessio Crisantemi
Ice 2016: multicanalità la nuova era del gaming, anche per l'Italia

 

Londra - Si respira un'aria nuova in questa edizione 2016 dell'Ice di Londra, in un'effervescenza generale tipica di quei mercati che non sembrano risentire della crisi. E il gaming è proprio uno di questi, ancora oggi. E nonostante tutto, verrebbe da dire. Almeno per noi italiani, pensando alle tante e davvero troppe vicissitudini che questo settore sta attraversando nel nostro paese. Eppure le novità che si preparano a caratterizzare il futuro del gioco non sembrano mancare, neanche per noi. Ma non tanto (e non solo) in termini di prodotto quanto, piuttosto, dal punto di vista dei servizi, orientato ad assecondare le nuove esigenze dei consumatori e le nuove tendenze. Una su tutte: la multicanalità.

 

PAROLA D’ORDINE: OMNICHANNEL - La parola d'ordine - in fiera e sui mercati internazionali - sembra essere 'omnichannel'. Per un vero e proprio canale unico, a dire il vero, più che multicanalità. Ma il confine è davvero sottile, come pure la distanza che ci separa da questa nuova dimensione. Sì, perché il futuro è ormai arrivato, di nuovo, e le prime rivelazioni dei colossi del gioco lo spiegano chiaramente. La nuova frontiera del gaming non è più divisa tra online e fisico, in un processo di integrazione che trova varie forme e declinazioni ma sempre più orientato ad offrire al giocatore un'esperienza complessiva, globale. Omnichannel, appunto.
Ciò è evidente nelle strategie delle software house e dei fornitori di tecnologia per il gaming che hanno elaborato una serie di processi orientate in questa direzione. Anche per quanto riguarda l’Italia. Anzi, soprattutto per l’Italia, visto che il nostro paese è destinato ancora una volta a svolgere un ruolo primario come una sorta di ‘banco prova’ generale dove mettere in campo e sviluppare le nuove strategie, avendo a disposizione uno dei più sviluppati mercati sia dal punto di vista del retail che da quello dell’online.
 
ALTRE NOVITA’ IN VISTA - Per questa ragione non c’è da stupirsi se all’Ice di Londra troviamo ancora una volta il tricolore al centro delle attenzioni, e proprio in ottica di multicanalità. Basti pensare all’annuncio del colosso svedese del gaming online, NetEnt, che è pronto per lo sbarco sul canale del gioco fisico portando i propri contenuti nelle sale da gioco e spostando così le proprie slot dal canale virtuale a quello terrestre. E lo stesso sta facendo PlayTech, leader indiscusso per quanto riguarda l’offerta di gioco online che – stando alle ultime indiscrezioni - starebbe ultimando lo sbarco sul pianeta Vlt. Ma non solo gli unici esempi, con le grandi multinazionali del gaming che propongono offerte di gioco sempre più trasversali. Girando tra i padiglioni di Ice si sente parlare di tante partnership, acquisizioni e novità imminenti tutte orientate in questa direzione. Un segnale di ‘warning’ anche per i produttori italiani di giochi che dovranno adeguarsi per continuare ad essere competitive anche in questo scenario future, ma non troppo distante.
 
IL RUOLO DELLE SLOT DA REMOTO - E a proposito di produttori italiani: chissàse ad accelerare questo processo di integrazione tra gioco fisico e online non sia stato anche l’annuncio del governo di aprire le porte a una nuova generazione di apparecchi da intrattenimento ‘de remoto’, come indicato nella Legge di Stabilita’ per il 2016. Un nuovo prodotto, da introdurre già a partire dal 2017, di cui non si conosce ancora la precise entità ma che ha scatenato molte fantasie (all’estero, soprattutto) e anche qualche preoccupazione (in Italia). Ma in un modo o nell’altro, c’è ancora tanto lavoro da fare in questo settore.

 

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