Cassazionista Laudadio: 'Leale cooperazione per norme sostenibili per il gioco'
Dalla Campania un esempio di leale e proficua collaborazione per la regolamentazione corretta del gioco pubblico, secondo Felice Laudadio, esperto di diritto amministrativo intervenuto al convegno organizzato da Agsi a Napoli.
Scritto da Ac
Napoli - Regolamentare e non vietare. È questo il punto di partenza da cui partire per la regolamentazione di settori delicati come quello del gioco secondo l’avvocato Felice Laudadio, cassazionista ed esperto in diritto amministrativo, che ha partecipato ai lavori di stesura della vigente legge sul gioco della Campania, chiamato a intervenire dall’associazione Agsi nel dibattito “Gioco legale: rispetto delle regole, legge regionale Campania, legislazione nazionale e rapporto con le banche”, in programma oggi, venerdì 1 dicembre, al Palazzo delle Arti di Napoli.
“È stato molto utile e interessante lavorare alla legge del 2020 e assistere a questo lavoro congiunto e a questo confronto costante tra industria e regolatori che è stato senz’altro proficuo. La situazione vedeva l’introduzione della legge Balduzzi che aveva portato un approccio proiezionista nei confronti del settore quando è ben noto a tutti quanto sia pericoloso proibire determinate attività per via delle ricadute che i divieti hanno sulla società. Al contrario occorre legiferare e normare in maniera corretta e puntuale individuando il giusto equilibrio con criteri di disciplina e non con divieti”, aggiunge il legale.
Da sottolineare, secondo Laudadio, l’approccio promosso nel 2017 dall’allora sottosegretario all'Economia e alle finanze Pier Paolo Baretta avviando un confronto tra le varie parti in causa in sede di Conferenza unificata che ha ispirato il dialogo fra politica e operatori del gioco attuato in alcune realtà come la Campania. “Perché solo la leale collaborazione tra le parti può portare a una sintesi corretta ed efficace. Quando il giurista lavora alla definizione di una legge svolge un lavoro quasi come quello di un sarto perché permette di creare una regolamentazione su misura, cioè in grado di rispondere a tutte le esigenze. Ma deve esserci dietro e a monte una visione chiara e ben definita da parte della politica altrimenti il vestito risulterà sempre mal cucito. Per questo il vero merito della legge della Campania sta nel metodo che è stato applicato per la sua definizione e il risultato, di conseguenza, è stato particolarmente utile per tutti e in grado di garantire una attività economica in forma adeguata e sostenibile, affermando il primato della legalità”.