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Catania (Iagr): ‘Ai può aiutare nel gioco ma necessaria supervisione’

22 ottobre 2024 - 13:50

La psicologa Maris Catania spiega a Iagr 2024 come Ai e cyber psicologia possano essere usati per prevenire comportamenti dannosi nel gioco.

Scritto da Carlo Cammarella
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Roma - “I gruppi tra i 18 e i 25 anni sono ad alto rischio nel gioco online ma non stiamo realmente esaminando gli aspetti che li rendono vulnerabili e a volte esaminiamo soltanto una parte del problema. La cyber psicologia, dunque, esamina la selezione della tecnologia umana. Molte delle cose che facciamo nel gioco online provengono da ciò che abbiamo imparato dal terrestre, anche se alla fine ci rendiamo conto che quest’ultima non è realmente applicabile sul mondo digitale.”

In questo modo la psicologa Maris Catania, Safer gambling senior consultant, Sg:certified a Malta, introduce il suo intervento, oggi martedì 22 ottobre presso Iagr 204 che si svolge al Parco dei Principi. Tema centrale di questo panel è l’integrazione tra intelligenza artificiale e cyber psicologia per un'efficace detenzione e intervento di comportamenti dannosi nel gambling online: un approccio basato sui dati.

Tra gli studi portati avanti c’è quello della salute mentale con ricerche condotte anche all’università e su come il gioco online possa essere un problema per le generazioni più giovani. “Quando insegno cyber psicologia all'università di Malta – prosegue Catania ho studenti che spiegano di dover passare in modalità aereo almeno quattro ore al giorno, perché altrimenti non possono studiare”.

Dobbiamo capire meglio che si tratta di gioco online, che ci sia una sospensione della realtà, che alcune cose ancora non le capiamo. Ad esempio, ricordo che cinque anni fa, uno dei problemi era che le persone depositavano online perché li consideravano soldi falsi. Quindi in realtà queste persone stanno arrivano con un diverso schema di pensiero che forse i regolatori e altri accademici non stanno nemmeno prendendo in considerazione.”

Uno dei problemi che ho visto è legato a molte aziende che usano ancora l'autoesclusione come misura proxy per il gioco problematico. Con l'online, è completamente diverso perché in questo secondo caso con due click ti autoescludi, anche se credo che dovremmo comprendere meglio cosa sia una misura proxy per il gioco problematico.”

Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale “dobbiamo capire una delle cose più basilari, ovvero quale potrebbe essere una buona misura proxy da utilizzare per il gioco problematico. Un altro approccio che consiglierei vivamente riguarda infatti marcatori del danno. Sappiamo di avere un Dsm, un manuale diagnostico in cui, ovviamente, ci sono tutti i disturbi della salute mentale.”

Un punto nevralgico riguarda l’etica e soprattutto alcuni esempi di come alcuni operatori possono usare l’intelligenza artificiale in maniera distorta. Catania infatti racconta, portando alla luce alcune esperienze nel sttore, che “ci sono molte campagne mirate ai giocatori che spendono molto mentre ce ne sono poche rivolte al gioco responsabile. Se si considerano gli investimenti in questa tecnologia, nella raccolta dati e per i reparti commerciali, sono molto più ampi. Ad esempio avevo un cliente che raccoglieva dati ma invece di usarli per aiutare gli utenti a rischio, li usava per ottenere più giocatori con spese elevate.”

Alla luce di queste pratiche, Maris Catania conclude il suo intervento a Iagr 2024 con una riflessione: “Penso che l'intelligenza artificiale e il gioco responsabile, impiegati entrambi nella psicologia informatica, possano davvero aiutare ma deve esserci una supervisione rigorosa”.

 

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