Enada workshop, la politica: 'Tutelare gioco legale e giocatori, riordino sia condiviso'
Dall'Enada workshop organizzato da Sapar sul ruolo della rete generalista emerge un appello bipartisan ad un riordino che tuteli il gioco legale, baluardo contro gli illeciti, e i giocatori.
Roma - Diversi e diversificati gli interventi politici ospitati dall'Enada workshop organizzato dall'associazione Sapar dal titolo “L’importanza di bar, tabacchi e di tutta la rete generalista per la tutela dei consumatori, del gioco legale e del valore delle piccole e medie imprese di gestione” oggi, 22 novembre, a Roma.
Il deputato Ubaldo Pagano (Partito democratico) ad esempio ricorda che “il gioco è legale in Italia e contribuisce alle casse dello Stato”, tanto che ad ogni Manovra il Governo, qualunque esso sia, ricorre “all'aumento della tassazione sui giochi, giustificandola con la criminalizzazione del comparto così da rendere più digeribile questo incremento agli occhi dell’opinione pubblica. Lo Stato non può fare a meno di questo settore perché i soldi che arrivano all’Erario sono fondamentali per l’economia italiana”.
Pagano poi evidenzia la necessità di porre un freno al gioco illegale online, ma anche al discredito alimentato verso il settore.
Il deputato Giandiego Gatta (Forza Italia) punta sul “riordino generale, online e fisico” con l'obiettivo di “uniformare le norme su tutto il territorio nazionale”, ribadendo l'importanza erariale del settore del gioco legale e il suo ruolo di “baluardo contro il sistema illegale che cerca di intromettersi nell’economia legale”. Senza dimenticare che il comparto deve comunicare efficacemente il proprio ruolo e che si può arrivare al riordino “attraverso la coordinazione di politica, forze dell’ordine e stampa”.
Il senatore Mario Turco (Movimento 5 Stelle) rivendica le battaglie compiute “a sostegno del gioco legale e della sicurezza”, che ora devono proseguire su un doppio fronte. Il primo è la lotta agli illeciti, soprattutto alla luce del caso scommesse che coinvolge vari giocatori: “Nell’anno 2022 le entrate tributarie derivanti dai giochi si sono ridotte del 40 percento ed è dovuto soprattutto al gioco illegale che ha volumi di gioco di oltre 18 miliardi di euro. Questo rende ancora più importante l’attività di contrasto verso l’illegalità ma anche dall’evasione. Dobbiamo intervenire sulla parte informatica per cercare di bloccare questo fenomeno”.
Il secondo fronte è il sostegno al “tessuto imprenditoriale che è l’avamposto all’illegalità”, anche attraverso il dialogo fra la politica e le imprese, purché siano garantiti “la legalità e la tutela del giocatore“.
Il deputato Mirco Carloni (Lega) nella sua disamina parte dalle Marche, regione che ha amministrato come : assessore al Commercio, e dalla modifica della legge regionale che ha evitato l'applicazione del distanziometro anche alle attività già autorizzate, sottolineando che “il proibizionismo sarebbe stato un ulteriore danno”.
A livello nazionale Carloni auspica la regolazione del gioco virtuale, non ritenendo opportuno in questo caso “l’intervento delle Regioni, ma più utile una uniformità di legislazione”.
Ribadendo il concetto, il deputato leghista quindi invita a contrastare la ludopatia con soluzioni equilibrate e non con interventi disposti “sull’onda emotiva, che spesso porta sulla strada sbagliata. Il gioco va regolato anche responsabilizzando l’esercente che ha gli apparecchi da intrattenimento, ma sono convinto che l’unico presidio di legalità sia composto dai pubblici esercizi”.
Alessandro Colucci di Noi Moderati chiede una "regia nazionale" per superare la "totale difformità di legislazione fra le regioni", ponendo in luce il ruolo delle piccole e medie imprese presenti sul territorio come primo aiuto ai giocatori che rischiano di sviluppare delle patologie. Poi evidenzia: "Nel decreto attuativo della delega fiscale erroneamente è stata data priorità al gioco online, ma deve essere riordinato tutto il settore dando forza alle imprese sul territorio che offrono legalità, occupazione e gettito”.
In paralllelo poi va "fatto anche un grande lavoro culturale sull’opinione pubblica che vede nel gioco solo un vizio. Basta quindi agli slogan, sì a riforme serie e utili per il sistema Paese”.
L'europarlamentare leghista Rosanna Conte mette in risalto il ruolo della rete del gioco legale sia per l'apporto al gettito erariale sia per la tutela la legalità, nonché la centralità di un riordino a "garanzia di tutti gli attori del settore", che superi le differenze a livello territoriale "che rendono di fatto impossibile l’attività imprenditoriale”.
Conte quindi rammenta che vanno risolte anche le problematiche del comparto del puro intrattenimento, senza vincite in denaro, che attende una semplificazione normativa per le omologhe degli apparecchi.
Per il consigliere comunale di Palermo Gianluca Inzerillo (Forza Italia), "la lotta alla ludopatia si deve fare a 360 gradi e con il piglio giusto" evitando "restrizioni aberranti" come quelle presenti nel testo del regolamento Movida in discussione al consiglio comunale. La via per evitare soluzioni errate e dannose è "dialogare maggiormente con il settore per evitare di creare norme sbagliate" che fra l'altro rischiano di avere ricadute negative sull'occupazione nel settore.
Secondo il deputato Guerino Testa (Fratelli d'Italia) c’è bisogno di "buon senso per poter legiferare bene", sottolineando che la volontà del Governo è quella di tutelare le piccole e medie imprese e "centrare l'obiettivo della stabilizzazione del settore".
Il parlamentare quindi apre a un'audizione dei rappresentanti del gioco in commissione Finanze ritenenendolo "uno strumento utile per arrivare a soluzioni migliori e condivise".
Secondo il deputato Ettore Rosato (Italia viva) "vanno bilanciati bene gli aspetti sociali ed economici e tutti devono tenere a mente che il comparto vengano tutelato nella giusta maniera”.
Per il deputato Giorgio Mulè (Forza Italia) è ora di andare oltre l'atteggiamento "punitivo" usato nei confronti del gioco finora, facendo risaltare il ruolo delle piccole imprese come "sentinelle sia della legalità che della tutela del giocatore“.
Proprio i piccoli gestori vanno difesi, partendo dal dialogo.
Mulè quindi annuncia l'intenzione di favorire il confronto fra politica e operatori per la "valorizzazione di un comparto che esprime welfare sociale, occupazione e gettito“.
Il senatore Dario Damiani (Forza Italia) invita i colleghi a "lavorare tutti insieme per raggiungere l’obiettivo importante del riordino" ed "arrivare ad una conclusione reale".
Da parte sua, il senatore di FdI Filippo Melchiorri annuncia l'intenzione di presentare "un disegno di legge per colmare un vuoto normativo sulle scommesse e i calciatori, poiché un calciatore potrebbe giocare sulla partita in cui è protagonista incorrendo solo in una sanzione sportiva. Spero che quando affronteremo questo tema sarà possibile confrontarsi in Commissione".
Il senatore Domenico Matera (FdI) ritiene invece che "noi legislatori dovremmo essere ancora più duri contro l’illegalità e trovare nuovi strumenti per combattere questo fenomeno. Dal mio punto di vista, il diritto d’impresa va salvaguardato tenendo conto anche delle problematiche che il gioco crea".
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