Forum Acadi 2023, Stoppani (Fipe): 'Offerta gioco, vitale concertazione fra Stato e Autonomie'
Per il presidente di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), Lino Stoppani, è necessario tornare a concertazione tra Stato ed Autonomie sulla distribuzione del gioco.
Roma - “A rischio sono soprattutto i bar di prossimità, quelli nei quali il gioco è intrattenimento, con gli apparecchi a piccola vincita, i corner scommesse, i servizi di ricarica per il gioco online. Guardando solo ai pubblici esercizi, il loro numero si è ridotto di un terzo tra il 2017 ed oggi”.
Lo rileva il presidente di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), Lino Stoppani, nel corso del Forum “Il gioco pubblico alla sfida della sostenibilità” promosso da Acadi oggi 20 settembre a Roma, che ha visto la presentazione del Bilancio di sostenibilità 2022 del comparto ed è stata l'occasione per fare il punto con addetti ai lavori e istituzioni sullo stato dell’arte e sul futuro dell’intero settore.
Per Stoppani, 'è necessario tornare ad un accordo di concertazione tra Stato ed Autonomie sulla corretta distribuzione degli esercizi per difendere legalità, salute ed economia. Per mantenere e migliorare ulteriormente questa qualità chiediamo la giusta attenzione legislativa alle istituzioni di governo e parlamentari, nazionali e territoriali, per rendere il gioco in denaro solo intrattenimento e sempre meno terreno di gestione criminale o di sfruttamento delle dipendenze di soggetti deboli”.
“Il gioco contribuisce con una parte importante ai bilanci delle nostre imprese. Cerchiamo di combinare interessi economici con responsabilità richiamata nel bilancio. Su 85.000 punti vendita circa 45.000 sono pubblici e sono diversi dai rivenditori, questi producono 10,2 miliardi di spesa nel gioco regolamentato, circa il 50 percento del totale e non consideriamo il gioco online; in termini erariali sono 5,6 miliardi di entrate dirette”, prosegue il presidente di Fipe.
“Sono centrali anche la responsabilità degli operatori e la legalità: sono obiettivi primari anche per noi, abbiamo anche cuore la ricerca della salute dei consumatori, aggiungendo anche l'etica e valori che per noi sono prioritari rispetto ai valori economici.
Sul fronte associativo abbiamo condiviso un progetto con la creazione di Egp - Esercenti giochi pubblici, un'associazione di impresa autorevole che ha spostato i valori della federazione. Se qualcosa è stato fatto sul fronte delle associazioni, poco è cambiato nella regolamentazione, dove ci sono ancora problemi storici come il gioco illegale, oppure la difficoltà a ridurre la dipendenza diffondendo una maggiore cultura di gioco responsabile. Le troppe leggi locali non portano a nessun risultato, l'accanimento regolatorio comunque persiste, nonostante gli studi dimostrino che per la prevenzione della ludopatia non serve il distanziometro.
Queste leggi favoriscono l’allontanamento dei giocatori dai centri legali e favoriscono il gioco patologico. Per questo puntiamo sulla responsabilità degli operatori e sosteniamo la filiera del gioco lecito a tutela dei minori e nella lotta all’antiricicaggio”.
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