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Ige 2024, M&A nel gioco: così cambieranno alla luce del riordino

18 aprile 2024 - 15:44

Il riordino del gioco online, e poi quello del fisico, porteranno grandi cambiamenti nel comparto M&A: vediamo quali secondo quanto emerso nella tavola rotonda di Ige 2024.

Scritto da Fm

Roma – "Sicuramente il decreto legislativo sul riordino del gioco online è un momento di fortissima discontinuità, di cambiamento dell'approccio della politica al gioco, scegliendo la strada di una riforma organica nell'ambito di una delega fiscale in cui il gioco è l'unica fonte di entrate”.

Inizia così l'intervento di Giuseppe Volpe, managing partner di Cuiprodest alla tavola rotonda “M&A (mergers and acquisitions - fusioni e acquisizioni, Ndr) e nuovi scenari di consolidamento alla luce della riforma del gioco pubblico e dei nuovi bandi di gara” tenutasi oggi, 18 aprile, all'Ige – Italian gaming expo & conference 2024, al Palazzo dei congressi di Roma.

Quindi Volpe prosegue: “Il Governo ha fatto una scelta netta, scelto i grandi operatori per tutelare meglio l'ordine pubblico e la salute dei cittadini, e ha riconfigurato il mercato in maniera netta e decisa. Bisogna quindi cambiare l'approccio alla politica: noi l'abbiamo fatto e abbbiamo constatato un'apertura al dialogo”.

Matteo Marini, founding partner di Parlay Capital, offre il punto di vista degli investitori: “Per noi il riordino accelera solo un processo normale dei mercati, cioè la concentrazione degli operatori. In tutti i momenti di cambiamento c'è però una rivoluzione, un riassestamento, ci sono elementi su cui intervenire per aiutare a creare valore. Per noi il modello vincente sarà quello multi-prodotto e multicanale. Gli investitori quindi devono individuare i modelli che possono cogliere una via di crescita”.

Dal punto di vista legale, Gianluca Benedetti, co-founder di Bridgelaw, percepisce una nuova vitalità nel settore M&A, partendo dalle acquisizioni fatte negli ultimi mesi da Lottomatica e Snaitech per esempio. “Con il riordino dell'online sono aumentati i costi delle concessioni, quindi ci sono piccoli concessionari che si stanno consorziando, che stanno cercando potenziali acquirenti o si affacciano nel mondo del M&A. Ma si tratta di un processo molto veloce, considerando che probabilmente i bandi arriveranno prima dell'estate, quindi gli operatori devono attrezzarsi”.

Il moderatore Pietro Cordova, operating partner di Ficom Leisure, quindi stimola i relatori anche su altri punti. A partire dall'ascesa dei tassi, il rallentamento dell'economia, e gli effetti sugli investimenti, e in vista della diminuzione dei tassi di interesse che si profila per la fine dell'anno. Testimoniando anche un rinnovato interesse verso il settore del gioco in termini di operazioni straordinarie. Che questo sia solo l'inizio, visto che nei prossimi mesi andranno a scadenza altri importanti tipi di concessione?

Per Volpe le aziende del settore dovrebbero prepararsi: “Noi abbiamo incontrato esponenti apicali del Governo subito dopo l'insediamento e ci hanno anticipato subito le loro intenzioni nei confronti del gioco. L'hanno detto e l'hanno fatto. Quindi ho notato su questo primo esperimento, sul gioco online, che l'espressione dei pareri parlamentari ha avuto più tempo del tempo concesso alla commissione di esperti per scrivere la riforma: si è fatto un canovaccio in poco tempo, poi si è dato tempo alle Camere per esprimere pareri circostanziati con indicazioni nette. Possiamo imparare da questo per capire che bisogna iniziare a creare posizioni razionali. Ci vuole il dialogo ma circostanziando le proprie posizioni. Ora si passerà al fisico e quindi alla pubblicità. C'è un disegno politico complessivo e bisogna attrezzarsi, creando uno storytelling razionale basandosi sui dati”.

Caroli commenta: “Sicurezza, salute e ordine pubblico, poi aspetto erariale e dimensionale: sono le linee guida messe in campo del Governo nel riordino dell'online; mi aspetto che vengano seguite anche per gli altri tipi di riordino. Presumibilmente l'effetto per il mercato sarà un ulteriore consolidamento che nel mondo del fisico è già avvenuto, perché in Italia le imprese hanno caratteristiche atomistiche. Mi aspetto un ulteriore consolidamento nei vari segmenti. Per le Pmi significa la necessità di allearsi, con operatori più grandi, continuando a svolgere un ruolo importante specie in termini di conoscenza del territorio. Altra dinamica è la crescita non per apporto ma per aggregazione, che è stimolante ma che si scontra con le personalità dei singoli imprenditori. Lì servirebbe un garante del rispetto delle regole che dovrebbero essere definite a priori da tutti gli aggreganti”.

Benedetti, che segue varie operazioni di M&A nel settore, rimarca: “Il grande acquirente è strutturato, quindi tutti i processi di acquisizione sono molto invasivi dal punto di vista delle Pmi. Guardando al self side, bisogna che l''imprenditore scelga bene i professionisti che lo seguono, i consulenti fiscali e legali, che sanno come si scrivono i contratti. Solo così si può scegliere l'acquirente giusto”.

Nelle ultime battute, Volpe chiosa: “Vediamo se il Governo dura. Visto che a seconda dell'esito delle elezioni europee – nel caso la sorella di Giorgia Meloni, moglie del ministro Francesco Lollobrigida, fosse eletta – potrebbe esserci un rimpasto”.

Caroli invece pone l'accento sul fatto che “ora c'è instabilità ma si prefigura stabilità nel lungo periodo, dopo anni di incertezza dovuta anche alla questione territoriale”.

Infine, Benedetti delinea i pilastri di un buon contratto di compravendita: “Va capita la struttura dell'operazione e anche del prezzo, alla luce del costo attuale del denaro, e anche da chi arriva l'offerta. Bisogna capire l'interlocutore che storico ha, va fatto un ragionamento a 360 gradi con esperti del settore”.

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