Ocsi, Carboni (Egla): 'Betting, un mercato sempre più omnichannel'
Giovanni Carboni, avvocato Egla, sottolinea i mutamenti in atto nel settore del betting, sempre più in ottica omnichannel.
Roma - Focus anche sul betting, nell'Online Casino Summit Italia in corso oggi 4 maggio a Roma. A prendere la parola sui suoi scenari è l'avvocato Giovanni Carboni dell'Egla (European Gambling Lawyers & Advisors), che evidenzia come la pandemia abbia favorito "prevalentemente gli operatori multichannel e i Pvr" e che "il mercato italiano è caratterizzato dalla presenza di pochi grandi operatori e non è un mercato adatto ai soli operatori online. Il betting è un mercato per operatori multichannel che hanno la propria attività a terra e online. L’esclusione dei piccoli operatori, dovuta anche alle difficoltà derivate dal divieto di pubblicità ai giochi, potrebbe favorire il mercato illegale”.
Carboni ricorda inoltre che "il modello italiano basato sul sistema concessorio autorizzatorio nella prossima opera di riordino verrà confermato ma per l’online le licenze che verranno rinnovate, secondo quanto stabilito dalla legge di bilancio 2020 non saranno 120 ma solo 40".
Carboni stima che il Ggr del gioco online possa raggiungere i 70 miliardi di euro entro il 2023, crescendo a un tasso del 10 percento annuo, e non si sente di escludere "un aumento della tassazione sul gioco online. Il secondo importante cambiamento che potrebbe arrivare in futuro è legato alla riorganizzazione del mercato. Il settore terrestre, fortemente legato all’online, necessita di maggiori certezze sulla collocazione territoriale delle sale giochi".
Il legale, in vista del riordino del gioco contenuto nella delega fiscale, auspica che il Governo valuti "una revisione al divieto di pubblicità e sponsorizzazione dei giochi e una consistente regolazione degli operatori legati alla filiera dell’online".
E pronostica "un significativo cambiamento della struttura dell’offerta con la riduzione delle licenze; la polarizzazione degli operatori divisi tra grandi players e piccoli operatori uniti in consorzi; un possibile aumento della tassazione; il potenziale aumento dell’offerta illegale".
Modifiche attese anche per quanto riguarda "le attitudini dei giocatori che saranno spinti sempre più verso l’offerta digitale e l’accesso al gambling anche da parte delle nuove generazioni di giocatori”.