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Relazione Dia, 1° semestre 2023: 'Sos, il 3 percento da giochi e scommesse'

18 giugno 2024 - 11:41

La Relazione della Direzione investigativa antimafia relativa al primo semestre del 2023 evidenzia l’incidenza di giochi e scommesse nel totale delle segnalazioni di operazioni sospette.

Scritto da Redazione
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C’è anche il gioco illegale nella Relazione semestrale della DiaDirezione investigativa antimafia presentata oggi, martedì 18 giugno, durante la conferenza stampa ufficiale che si è svolta nella sala meeting del centro operativo Dia. Il documento presentato dal ministro dell’Interno approfondisce i fenomeni legati alla criminalità organizzata di tipo mafioso che hanno riguardato il primo semestre del 2023.

La relazione sottolinea come  "la principale fonte di redditività dei cartelli criminali, a livello transnazionale, continui ad essere il traffico di sostanze stupefacenti, a volte gestito mediante nuovi modelli organizzativi capaci di sfruttare il web soprattutto nella fase dello smercio". Ed emergono delle considerazioni generali, su come la criminalità organizzata si proponga di "entrare nel settore dei servizi finanziari, assicurativi, di mediazione nel mercato del lavoro, di consulenza, di logistica, di distribuzione commerciale".

Come si legge inoltre nel documento integrale, le attività di contrasto hanno confermato i tradizionali interessi tra cui c’è anche quello “del gioco e delle scommesse online”. Le attività di Polizia anche sul piano patrimoniale hanno inoltre “evidenziato la tendenza da parte dei principali gruppi mafiosi a garantirsi la gestione, diretta o indiretta, di società concessionarie di giochi e di sale scommesse, anche solo imponendo l’installazione di slot machine in bar o tabaccherie”.

Tra i casi eclatanti quello della Campania dove le infiltrazioni interessano in gran parte il settore dei “giochi e le scommesse, in particolare la distribuzione delle slot machines nei bar, nelle sale giochi e nelle ricevitorie”.

SEGNALAZIONI SOSPETTE: IL 3 PERCENTO ARRIVA DAL GIOCO: per quanto riguarda le segnalazioni di operazioni sospette (Sos), nel semestre in esame ne sono state analizzate 77.466 che “risultano superiori ai corrispondenti periodi del triennio precedente: circa il 7 percento in più rispetto al 2022, il 13 percento in più rispetto al 2021 e il 46 percento in più rispetto al 2020”.

“Nell’ambito dell’analisi condotta in relazione alle predette 77.466 SOS analizzate – si legge ancora - sono state esaminate le posizioni di 771.500 soggetti complessivamente segnalati, dei quali 487.365 costituiti da persone fisiche. Nel corso della relativa attività, caratterizzata dai molteplici riscontri con le principali banche dati utilizzate dalla Dia, hanno assunto rilievo per i profili d’interesse 26.544 Sos, corrispondenti a 34 percento circa del flusso documentale processato.”

Dalla classificazione delle predette 26.544 Sos, effettuata sulla base delle categorie di soggetti obbligati, è emerso che la maggior parte di queste è riconducibile agli intermediari bancari e finanziari. Seguono quelle relative agli operatori finanziari e quelle inviate agli altri operatori non finanziari e agli “operatori di gioco e scommesse, entrambi nell’ordine del 3% circa”.

 

 

 

 

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