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Consiglio dei ministri, via libera alla legge sul riordino dell'ippica in Sardegna

26 gennaio 2024 - 09:39

Fra le 37 leggi regionali per le quali il Consiglio dei ministri non ha deliberato l’impugnazione c'è anche quella per il 'Riordino del comparto ippico ed equestre della Sardegna'.

Scritto da Redazione
Nella foto: l'aula del Consiglio dei ministri © Presidenza del Consiglio dei ministri

Nella foto: l'aula del Consiglio dei ministri © Presidenza del Consiglio dei ministri

C'è stato spazio anche per l'ippica nella seduta del 25 gennaio del Consiglio dei ministri.

L'Esecutivo, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato trentasette leggi regionali, per le quali non è stata deliberata l’impugnazione.

Fra queste c'era anche la legge della Regione Sardegna n. 15 del 24/11/2023, recante “Riordino del comparto ippico ed equestre della Sardegna”, approvata dal consiglio regionale lo scorso novembre.

 

La legge regionale sarda comprende “Azioni a sostegno del settore ippico ed equestre” (articolo 2) e l’emendamento aggiuntivo n.1 che inserisce nel comma 1 la lettera b “bis”: “Nel rispetto della normativa statale e dell’Unione europea, promuove ed incentiva lo sviluppo e la diffusione del turismo equestre quale strumento di diversificazione delle attività turistiche regionali, di integrazione al reddito delle imprese agricole, di valorizzazione e promozione delle attività con gli equidi, di sviluppo del territorio nel rispetto della sostenibilità ambientale e della qualità del paesaggio rurale coniugando l’interscambio dei flussi tra la zona costiera e l’area interna dell’Isola” e la lettera c: “Incentiva lo sviluppo economico e sociale dei diversi comparti della Sardegna attraverso la realizzazione e la diffusione del turismo equestre della Sardegna al fine di far incontrare le esigenze di mercato con quelle dei fruitori integrando lo stesso marchio, la vacanza a cavallo con gli itinerari turistici nelle zone costiere e nelle aree interne e includendo la valorizzazione del patrimonio architettonico locale, dei beni ambientali e storico-culturali, delle tradizioni enogastronomiche e di quelle produttive e artigianali, delle arti e dei mestieri, delle strutture museali, anche attraverso l’impiego di maestranze e professionalità proprie del mondo equestre”.

Previsto anche il sostegno, anche attraverso montepremi, agli ippodromi sardi riconosciuti dal ministero dell'Agricoltura.

All'articolo 3 figura la norma che istituisce il registro delle associazioni ippiche e delle aziende professionali equine, e il sostegno delle attività ippiche, ivi comprese quelle derivanti dall’effettuazione di discipline sportive.

Disco verde anche per l’articolo 4 “Istituzione dell’agenzia Asvi Sardegna” e l’emendamento che rimanda al 1° gennaio del 2024 l’assunzione da parte dell’Agenzia per lo sviluppo ippico delle competenze già derivate all’agenzia Agris dall’Istituto di incremento ippico.

L'Asvi dovrà collaborare con le associazioni per la promozione del turismo sportivo, la convegnistica e la formazione. Il direttore dell’Agenzia è nominato dall’assessore competente in materia di personale previa conforme deliberazione della Giunta regionale adottata su proposta dell’assessore all’agricoltura, tra i dirigenti del sistema Regione in possesso di elevate competenze in materia di organizzazione ed amministrazione e provvisti di comprovata competenza ed esperienza nel comparto ippico. Il personale di ruolo dell’agenzia Agris Sardegna, in forza nel servizio di ricerca per la qualità e valorizzazione delle produzione equine e nel servizio di ricerca per le produzione equine, a far data dal 1 gennaio 2024 verrà inquadrato nell’agenzia Asvi Sardegna con la salvaguardia del trattamento giuridico economico e previdenziale compresso quello integrativo.

Con la nuova legge poi vengono introdotte misure riguardanti la promozione e la tutela del turismo equestre e manifestazioni della tradizione popolare, l'istituzione del Registro di accoglienza stallaggio identificando i centri ippici e le strutture ricettive ed enogastronomiche lungo il percorso delle ippovie, la co-terapia assistita mediante l'impiego del cavallo e dell'asino.

Secondo la norma finanziaria presente nell'articolo 15, gli oneri sono pari a 8.066.762,20 euro per l’anno 2024 e a 6.766.762,20 euro a decorrere dall’anno 2025.

 

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