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Elezioni Anact, Pietro Giuseppe Maisto ci riprova

22 novembre 2022 - 15:55

Si allunga la lista dei candidati per la presidenza dell'Anact - Associazione nazionale cavallo trottatore: in lizza c'è anche il presidente uscente Pietro Giuseppe Maisto, in tandem con Isabella Ceriani.

Scritto da Redazione
Foto © Pxhere

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A seguito di profonde riflessioni personali ho deciso di ricandidarmi alla presidenza di Anact.
La mia determinazione è frutto di quanto successo in questi mesi e la mia volontà è quella di spiegare a tutti voi le motivazioni che mi hanno portato a questa scelta.
Anact, dovrebbe essere una casa comune nella quale ognuno di noi ha la stessa dignità e la stessa cittadinanza.
La scelta di alcuni soci di riproporsi nelle più alte cariche associative considerando l’Associazione un luogo 'chiuso e privato', mi hanno indotto a riconsiderare la mia posizione e sento l’obbligo morale di mettermi a disposizione di chi, invece, vuole veramente cambiare questo stato di cose”.

Inizia così la lettera inviata alle socie e ai soci dell'Associazione nazionale cavallo trottatore da Pietro Giuseppe Maisto, presidente uscente e ora deciso a tentare la strada di un nuovo mandato, dopo quello  finito anzitempo per contrasti interni con i consiglieri, che hanno portato alla decadenza del Consiglio direttivo.

“Durante la mia seppur breve presidenza, ho cercato di spiegare ai miei ex compagni di viaggio che gestire un’Associazione come un 'circoletto' e dare credito a qualche 'millantatore' di turno non è un bene per nessuno e, soprattutto, non fa bene al prestigio e alla storia di Anact”, ricorda Maisto.
“Per tutta risposta, ho subito attacchi durissimi sulla mia persona e sul mio operato da coloro che unilateralmente, con motivazioni fantasiose e pretestuose, hanno deciso di rassegnare le dimissioni gettando l’Associazione in uno stato di ingovernabilità portandola in meno di un anno a nuove elezioni.
Anche la mia richiesta di avere un confronto pubblico sull’operato dell’uscente Consiglio direttivo, in una assemblea generale, nella quale avremmo potuto avere un confronto sano, schietto e trasparente è rimasto inascoltato.
Il mio appello, quindi, è rivolto a tutti coloro, e sono la maggioranza, che vogliono uscire da questo 'limbo'. Io auspico un’Anact trasparente, moderna e aperta a tutti i soci e che sappia proiettarsi nel terzo millennio senza infingimenti, piccole beghe di quartiere, pregiudizi verso alcuno e, soprattutto, verso coloro che dell’Associazione vogliono il meglio.
La mia intenzione è riproporre, con alcune integrazioni, lo stesso programma presentato nelle scorse elezioni nel solco di un principio di coerenza che ha sempre contraddistinto il mio modo di essere sia come uomo che come imprenditore.
Il mio appello, quindi, è rivolto a tutte le socie e a tutti i soci motivati da un sentimento di generosità verso la nostra casa comune ricordando a tutti, che quanto faremo per essa, sarà frutto del nostro tempo libero che sottrarremo ai nostri impegni quotidiani professionali e familiari senza altri scopi per avere una visione di lungo periodo sugli obiettivi che ci proporremo di raggiungere tutti quanti insieme.
Chiedo, sin d’ora, al candidato presidente Roberto Toniatti (in lizza con il Comitato allevatori uniti, ndr) di avere un confronto pubblico, magari sulla tv dell’ippica, prima delle elezioni in modo da confrontarci sui rispettivi programmi e sulla visione futura di Anact”.

 

Alle parole di Maisto si affiancano quelle di Isabella Ceriani, storico membro e vice presidente dell'Associazione, anche lei in lizza per un nuovo mandato. “Nelle parole di Giuseppe Maisto ho trovato assonanza con il mio vissuto personale: come lui sento per motivi diversi, nel mio caso per la tragica scomparsa di Ubaldo La Porta e la conseguente cessazione anticipata della consiliatura, di non aver portato a termine il mandato in Anact consegnatomi dagli allevatori che avevano scelto di votarmi alla vice presidenza nel luglio del 2020. In un anno e mezzo di consiliatura abbiamo riportato Anact ad erogare alcuni servizi importanti, previsti dallo Statuto: 'Il Trottatore' in formato stampato e distribuito in edicola; il libro delle fattrici; le aste Anact che nel settembre 2021, dopo otto anni di assenza, sono tornate a svolgersi. Tanto resta da fare per ridare ad Anact il ruolo propulsivo che le compete, al centro della scena ippica. Oggi più che mai ritengo indispensabile un rigoroso codice etico per tutti i candidati e che il Consiglio tutto operi nella massima trasparenza, anche evitando dimissioni a catena che hanno, indipendentemente dai motivi, quale primo effetto quello di bloccare i lavori e paralizzare Anact. Anact deve tornare ad essere l’Associazione di riferimento di tutti gli allevatori, offrendo ai suoi associati una gamma di servizi adeguata ai tempi e alle mutate esigenze, e dovrà essere attiva nel collaborare con il Ministero vigilante per assicurare le migliori condizioni di lavoro agli allevatori italiani, anche attraverso la conferma e istituzionalizzazione delle provvidenze, del premio aggiunto e l’equiparazione del premio allevatori estero a quello nazionale, nella salvaguardia del montepremi, fonte essenziale per le scuderie e per la stragrande maggioranza degli oltre 600 allevatori italiani grandi e piccoli; promuovere un dialogo costante con le istituzioni volto a perseguire obiettivi essenziali per il nostro allevamento, quali la revisione dell’aliquota Iva sulla vendita dei puledri, l’inserimento nei finanziamenti ambientali previsti dal Pnrr; aumentare ed istituzionalizzare i contatti italiani e internazionali, finalizzati a sviluppare il mercato e ad incrementare il valore del cavallo trottatore italiano assistendo gli allevatori soci nella fase di commercializzazione dei propri prodotti e nell’incasso dei corrispettivi; impegnarsi a raccogliere sistematicamente, tramite strumenti partecipativi e democratici come incontri, chat, referendum, le indicazioni che emergono dagli associati per costruire le proprie linee guida su temi importanti (Aste, provvidenze, programmazione, ecc.) istituire commissioni dedicate ai temi rilevanti, aperte alla partecipazione degli associati. È purtroppo evidente a tutti la necessità non più rinviabile di revisione dell’attuale Statuto che tante difficoltà e sprechi ha causato nell’ultimo anno. Altrettanto evidente la necessità di riorganizzazione ed attualizzazione degli uffici e il rifacimento del sito internet, strumento indispensabile per un adeguata informazione e comunicazione. Con intenti e sentimenti condivisi ho deciso quindi di candidarmi come vice presidente con il dottor Giuseppe Maisto”.

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