skin

Galoppo allo stremo, Ang a Lollobrigida (Masaf): 'Categorie in agitazione dal 24 febbraio'

21 febbraio 2023 - 10:06

L'Associazione nazionale galoppo richiama l'attenzione del ministro Lollobrigida sull'ammanco di circa 41 milioni dalle casse del Masaf dovuto a errori dei dirigenti preposti al pagamento e proclama stato di agitazione dal 24 febbraio.

Scritto da Redazione
© Philippe Oursel / Unsplash

© Philippe Oursel / Unsplash

“Considerato il totale, concreto e reiterato disimpegno istituzionale verso temi vitali per il settore, dobbiamo informarla signor ministro, che tutte le categorie del galoppo, tramite Ang, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione a partire dal 24 febbraio 2023. Ci teniamo a precisare che non si tratta di un’azione velleitaria delle categorie, ma della totale impossibilità economica a proseguire le nostre attività, a causa dell’inefficienza amministrativa del Dicastero a cui afferiamo”.

È il messaggio con cui si conclude la lettera inviata dall'Associazione nazionale galoppo – e firmata dai presidenti di tutte le associazioni ad essa federate – al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, per chiedere il suo intervento in difesa del comparto.

I referenti di Ang ricordano al ministro di aver presentato, lo scorso 14 febbraio, al sottosegretario con delega all'ippica Patrizio La Pietra “le due condizioni inderogabili per la propria salvaguardia, vista la critica condizione nazionale e internazionale che sta vivendo il comparto”.

Richieste a oggi ancora inevase. “Pagamenti: i premi vengono oggi pagati con una decorrenza minima di 6 mesi e con punte di ritardo che arrivano a 12 mesi! Da anni sollecitiamo la regolarizzazione del ciclo dei pagamenti senza che alcun intervento sia stato finora predisposto. A detta dell’onorevole La Pietra, sottosegretario del suo dicastero con delega all’ippica, il problema risiederebbe in un ammanco di circa 41 milioni di euro dalle casse del Masaf – necessari al saldo del pregresso – dovuto a errori commessi dagli stessi dirigenti del Ministero preposti al pagamento”, scrive l'Ang nella lettera inviata al ministro Lollobrigida.

“Non è accettabile che a fronte di inefficienze di carattere amministrativo, ripetiamo, interne allo stesso Masaf e non imputabili a noi categorie, l’anno solare 2022 sia pagato parzialmente con le risorse del 2023 (testuali parole dell’onorevole. La Pietra). Il problema deve essere risolto alla fonte, stanziando nuovi fondi a copertura del fabbisogno finanziario: rimandare il problema di anno in anno ha portato al collasso l’intero settore. Facciamo anche presente che, per gestire questa fase transitoria, abbiamo richiesto la definizione di un cronoprogramma dettagliato dei pagamenti fino al 30/06/2023, ma persino questa richiesta minima è stata trascurata”.

Un'altra criticità è inerente la distribuzione delle risorse: “A oggi l’allocazione dei premi viene fatta in funzione delle giornate che gli ippodromi riescono a farsi assegnare (attraverso meccanismi distorsivi che favoriscono una competizione improduttiva tra società di corse) senza alcuna attenzione verso un reale contributo virtuoso al circuito nazionale”, puntualizza l'Associazione nazionale galoppo. “ questo proposito abbiamo chiesto di poter articolare il montepremi secondo le reali esigenze di valorizzazione del rating delle nostre prove, ma anche questa richiesta è stata completamente ignorata, lasciando decidere alle società di corse la programmazione”.

Infine, viene chiesta a Lollobrigida una maggiore attenzione verso l'allevamento del galoppo: “Abbandonato a se stesso da oltre dieci anni, attività agricola centrale del suo dicastero in termini di indotto e occupazione, che deve poter tornare ai livelli del suo glorioso passato”.

A firmare la lettera-appello sono i presidenti Stefano Luciani (Anac - Associazione nazionale allevatori cavalli purosangue), Ottavio Di Paolo (Anag- Associazione nazionale allenatori galoppo), Luca Maniezzi (Uif - Unione italiana fantini), Antonio Viani (Upg - Unione proprietari galoppo), Andrea Picchi (Agri - Associazione gentlemen rider d’Italia), Annibale Brivio Sforza (Fia - Fondo italiano allevamento), Giorgio Guglielmi (Sire - Società incremento razze equine).

 

Altri articoli su

Articoli correlati