Ippodromo Capannelle, Roma Capitale: 'Bando premia chi più assume'
Dopo la richiesta di ritiro del bando da parte di Cgil Cisl e Uil l'amministrazione capitolina risponde che la gara premia chi dà maggiori garanzie, anche ai lavoratori.
Scritto da Dd
Comune di Roma © Roma Capitale - Pagina Facebook
"Il rispetto di tutte le norme è prioritario. Per garantire i livelli occupazionali abbiamo previsto una premialità di oltre il 50percento del punteggio massimo ottenibile alle aziende che si impegnano a mantenere tutti i lavoratori attuali."
Così l'assessorato allo Sport del comune di Roma risponde, attraverso una nota pubblicata sulle pagine del quotidiano Il Tempo, alle preoccupazioni espresse dai sindacati per la situazione dell'ippodromo delle Capannelle con una lettera nella quale chiedono il ritiro del bando di gara pubblicato il 18 ottobre scorso. Bando che, peraltro, fissa alle ore 18 di oggi, lunedì 28 ottobre, il tempo limite entro il quale le aziende interessate a partecipare alla gara possono depositare una richiesta di chiarimenti, mentre la scadenza della presentazione delle domande è in programma per il 4 novembre, entro le 18, con l'apertura delle offerte calendarizzata per il 5 novembre alle 10.
"L'avviso pubblico per l'affidamento ponte", dicono da Roma Capitale, "inserisce esplicitamente il rispetto delle condizioni contrattuali e degli oneri di sicurezza previsti dal contratto nazionale della categoria", assicurando che la priorità sarà data a chi garantisce il rispetto di tutte le norme.
Oltre a premiare le aziende che si impegnano a mantenere tutti i lavoratori attuali, riporta ancora la nota, "nel piano economico finanziario della gestione ponte abbiamo indicato il costo del personale in oltre due milioni e 260mila euro, sulla base dei bilanci consolidati dell'ex concessionario. Questo tiene conto anche dei costi del personale impegnato nelle aziende dell'indotto."
Nella nota del comune di Roma non vi è un riferimento all'incontro urgente chiesto dai sindacati per discutere della salvaguardia dell'occupazione e della valorizzazione di quello che Cgil, Cisl e Uil definiscono "un patrimonio storico fondamentale per Roma" importante per la città di Roma e per il territorio anche per ragioni lavorative, considerando che nel complesso vi gravitano attorno centinaia di eziende che danno lavoro a qualche migliaio di persone.