skin

La giostra degli ippodromi, a Livorno in arrivo l'esito del bando

16 settembre 2024 - 11:54

Fra i tanti ippodromi in attesa di notizie certe sul proprio futuro, l'unico che dovrebbe riservare novità a breve è quello di Livorno. La situazione.

Scritto da Fm
L'ippodromo Caprilli di Livorno © Federico Fratini

L'ippodromo Caprilli di Livorno © Federico Fratini

Entro il 31 ottobre, ormai è cosa nota, sarà definito il calendario 2025 delle corse ippiche mentre per la classificazione degli ippodromi e la determinazione delle sovvenzioni il decreto, a firma delle Autorità politiche, è in corso di perfezionamento e vedrà la luce nelle prossime settimane, in linea con quanto annunciato.

Ma qual è la situazione di alcuni dei maggiori ippodromi italiani?

Proviamo a riepilogare un po' lo stato dell'arte.

Cominciamo da quello di Livorno, per il quale sono attese novità probabilmente nella giornata di oggi, 16 settembre.

Risale alla seconda metà di giugno la pubblicazione, da parte del Comune, del bando per l'affidamento in concessione della gestione dell'ippodromo Caprilli, attraverso la modalità della finanza di progetto.

Nella natura dell'appalto sono previsti: “Servizi di gestione di impianti sportivi, lavori di ristrutturazione, installazione di dispositivi di illuminazione esterna, vari servizi di ingegneria”, per un valore stimato al netto dell'Iva pari a 43.494. 502 euro.

Il  termine per la presentazione delle offerte da parte degli operatori interessati era fissato al 2 agosto con l'apertura pubblica delle buste in agenda per il 5 agosto.

Oggi, stando a quanto apprende GiocoNews.it, si dovrebbe conoscere il quadro definitivo dei controlli sull'unica offerta pervenuta. E ne daremo conto non appena ci saranno ulteriori notizie.

 

Restando in Toscana, ci spostiamo a Follonica, dove perdura lo “stand by” del nuovo bando, dopo che il precedente consiglio comunale ha disposto la revoca della concessione a Follonica corse cavalli, la quale ha presentato ricorso al Tar.

La nuova amministrazione, in carica da giugno, sta lavorando al dossier ippodromo, vagliando il da farsi. Al momento la gestione attualmente in essere resta confermata fino alla fine del 2024, ma il tempo corre, e presto sarà necessario attivarsi per garantire, in un modo o nell'altro, la continuità delle corse.

 

L'attesa è palpabile anche per le sorti degli ippodromi di Roma e Napoli.

Per Capannelle si aspetta il provvedimento formale dell'Amministrazione capitolina contenente l’elenco dei candidati esclusi e dei candidati ammess ialla procedura di gara per la riqualificazione dell'ippodromo, dopo l'apertura delle buste ai primi di agosto.

Per Agnano invece il nuovo bando, dopo la revoca di quello emanato agli inizi dell'anno per l'affidamento della gestione.

Ricordiamo che è ancora in essere la proroga tecnica di un anno della concessione della gestione dell'ippodromo di Agnano da parte di Ippodromi partenopei, deliberata dal Comune a dicembre 2023.

Le situazioni in via di definizione, più o meno, non finiscono qui.

All'ippodromo di Civitanova Marche lo scorso marzo l'attività è stata sospesa sine die dal ministero dell'Agricoltura, data l'impossibilità dell'Amministrazione di “procedere alla sottoscrizione dell’accordo sostitutivo con la società di corse Samac di Mori Ermanno e Fratelli snc”, ma al momento appare arduo sapere se l'impianto riaprirà o meno.

Aleggiano dubbi sulla futura “evoluzione” di diversi ippodromi.

A Corridonia (Mc) il consiglio comunale sta discutendo sul progetto di riqualificazione dell’ippodromo Martini di Corridonia, ideato dallo studio Incharchmkt e promosso dal gruppo consiliare di Forza Italia, capitanato dal commissario Andrea Manciola. Un progetto che attraverso un partenariato pubblico-privato si propone di rilanciare l'impianto aprendolo a più attività, a scopi sociali e a eventi, prevedendo anche un parco pubblico

Potrebbe trovare una nuova forma anche l'ippodromo di Varese, considerando che il sindaco Davide Galimberti ha recentemente auspicato la nascita di “un'attività relativa agli sport del ghiaccio” proprio accanto alla struttura, “a fianco della imprescindibile attività ippica".

Un'ipotesi da tenere d'occhio, viste le tante vicissitudini - fra incidenti in pista, problemi di agibilità e controlli dei Carabinieri - che hanno movimentato la stagione dell'ippodromo e la scadenza dell'attuale gestione nel 2025.

 

A Bologna invece tiene banco il dibattito sull'ippodromo Arcoveggio e sulla creazione di un campus di alta formazione in un'area attualmente occupata dall'impianto, come già ventilato nel giugno del 2023.

Giusto una decina di giorni fa il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha infatti dichiarato: “Stiamo lavorando insieme sul progetto di un campus di alta formazione: c'è un'ipotesi sull'ippodromo che ci interessa, abbiamo concluso il percorso di partecipazione con i cittadini dal quale è emerso che debba rimanere un parco pubblico aperto ai tutti. Questo sarà garantito. Stiamo elaborando con Confindustria e Nomisma un'ipotesi di conversione dello stabile che dovrà prevedere una transizione per l'attuale gestione. L'ippodromo rimarrà per un anno o due perché deve trovare una sede alternativa. Incontreremo Cesena Trotto e Hippogroup e ne parleremo".

Il contratto dell'attuale gestore dell'ippodromo – Hippogroup Cesenate – scadrà il 30 giugno 2025.

 


 

Altri articoli su

Articoli correlati