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La Pietra (Masaf): 'Nuova classificazione ippodromi in tempi brevi'

10 novembre 2023 - 11:42

Nella tavola rotonda su ippodromi e rilancio dell'ippica ospitata da Fieracavalli focus su classificazione e valorizzazione degli impianti, anche con il partenariato pubblico-privato.

Scritto da Redazione

© Patrizio La Pietra - Pagina Facebook

La nuova classificazione degli ippodromi va fatta e si può realizzare in tempi brevissimi. Dobbiamo valutare se al sistema generale occorrano veramente tutti gli ippodromi attualmente presenti o se occorra ottimizzarne il numero, tramite una classificazione oggettiva e precisa. Le risorse disponibili vanno destinate agli ippodromi non più in base al numero di giornate di corse, ma sulla base di parametri che giustifichino effettivamente il valore delle attività delle strutture”.

A tornare su tale questione, irrisolta ormai da anni, è il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura, Patrizio La Pietra, uno dei protagonisti della tavola rotonda “Il ruolo degli ippodromi per il rilancio del settore ippico”, tenutasi ieri, 9 novembre, nel padiglione Masaf della Fieracavalli, a Verona.

“Avevamo promesso di istituire la nuova Direzione dell’ippica, abbiamo mantenuto l’impegno e insieme con il direttore Remo Chiodi siamo pronti a redigere la nuova classificazione degli ippodromi sulla base delle indicazioni che gli operatori ci hanno fornito, ossia adoperando parametri tecnici e organizzativi. Siamo disponibili a proseguire il confronto, ma sia chiaro che una cosa è essere disponibili all’ascolto e un’altra è piegarsi a chi pensa che l’ippica possa vivere, anzi sopravvivere, all’infinito, grazie ad aiuti di Stato e a logiche volte solo a rimandare anno dopo anno riforme che vanno fatte”, puntualizza La Pietra. “L’ippica ha bisogno di un cambio di passo se vuole veramente ripartire e tornare a correre. Ricorrere a forme di assistenzialismo e rimandare tutto a domani ha determinato la situazione attuale alla quale io e il ministro Lollobrigida siamo determinati a mettere rimedio con rigore e in tempi più brevi possibili”.

La tavola rotonda ha visto gli interventi di diversi relatori, a confronto sulle questioni riguardanti il recupero delle strutture e del brand reputazionale degli ippodromi, il contributo delle società di corse per la promozione dell’ippica, le proposte di riforma delle sovvenzioni e il partenariato pubblico-privato (PPP) per l’ammodernamento degli ippodromi.

Tra i presenti anche il direttore della Business unit ippodromi Snaitech, Lorenzo Stoppini, che ha chiesto la messa a disposizione della programmazione con un ampio anticipo,  “per poter programmare anche tutte le altre attività e creare eventi di varia natura, principalmente ippici, ma che permettano di arrivare all’obiettivo che è il pareggio di bilancio”, e auspicato anche una collaborazione fra gli ippodromi, con il fine di “riportare il pubblico agli ippodromi per aumentare i ricavi, perché l’ippodromo guadagna con quasi tutte attività che riguardano il pubblico: il biglietto, le scommesse, la fornitura di servizi”.

Si segnala anche l'intervento di Elio Pautasso, in rappresentanza di Federippodromi, che pone l'accento sulla mancanza di risorse, anche alla luce del taglio di 4 milioni alle sovvenzioni per le società di corse ad oggi previsto dalla legge di Bilancio per il 2024. Tali fondi infatti sarebbero necessari come “base” per sostenere i progetti di partenariato pubblico-privato, “perché tutto il rischio ricade sul privato. Il partner privato deve avere la capacità di fornire i servizi concordati, e di domanda, ovvero legati ai diversi volumi della domanda che possono cambiare rispetto alle previsioni presentate al partner pubblico. L’impulso deve venire dal privato, che deve fornire un servizio che rispetti il requisito di interesse pubblico per poter instaurare un rapporto contrattuale con la pubblica amministrazione che sia duraturo nel tempo”.

Fra i relatori c'era anche Clara Martone, vice presidente della Merano Galoppo: “Abbiamo trovato nelle figure del sottosegretario Patrizio La Pietra e del nuovo direttore generale Remo Chiodi, che hanno ereditato una situazione dell’ippica non facile da gestire, interlocutori attenti, disponibili al dialogo e al confronto”.

In tema di “riforma delle sovvenzioni”, da sempre la Merano Galoppo sostiene la necessità di riconoscere ufficialmente l’ostacolismo come settore diverso ed ulteriore rispetto al trotto e al galoppo piano. “Parlare di riforma delle sovvenzioni senza prevedere una distinzione ufficiale tra trotto, galoppo piano ed ostacolismo, ne vanifica a priori il senso, la funzionalità e la serietà di risultato. Questo perché ciascun settore ha delle peculiarità che se non tenute in debita considerazione, come purtroppo oggi succede per l’ostacolismo, originano storture inevitabili anche ai fini degli stanziamenti e delle sovvenzioni”.

In tema di rilancio dell’ippica è stato, invece, sottolineato il ruolo fondamentale delle società di corse, palcoscenico dell’ippica, nel contribuire a creare nuovi appassionati: “Bisogna iniziare a cambiare il linguaggio per farsi capire anche da chi appassionato non lo è, o non lo è ancora; bisogna abbattere il muro di diffidenza che l’ippica genera in chi non la conosce, bisogna far cambiare idea anche a chi dell’ippica ha un’idea sbagliata. E in questo gli ippodromi giocano un ruolo da protagonisti: bisogna lavorare sull’immagine, presentarsi come luogo accogliente, curato, sapersi raccontare, trasmettere anche ai non ippici i valori positivi che questo sport fantastico è in grado di esprimere”.

 

 

  

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