Lavori all'ippodromo San Paolo, Tar: 'Sì ad accesso agli atti per ex socio'
Il Tar Marche accoglie il ricorso di un ex socio della società di gestione dell'ippodromo San Paolo contro il divieto di accesso agli atti relativi alla sua manutenzione opposto dal Comune di Montegiorgio (Fm).
Scritto da Fm
“Per la tutela degli interessi giuridici, anche non giudiziari, l'accesso va sempre garantito, senza limitazioni che non siano strettamente necessarie; conseguentemente, va escluso che l'Amministrazione possa legittimamente assumere quale unico fondamento del diniego di accesso agli atti la mancanza del consenso all'accesso da parte dei soggetti controinteressati, atteso che la normativa in materia di accesso ai documenti, lungi dal rendere i controinteressati arbitri assoluti delle richieste che li riguardano, rimette sempre all'Amministrazione destinataria della richiesta di accesso il potere di valutare la fondatezza della richiesta stessa, anche in contrasto con l'opposizione eventualmente manifestata dai controinteressati”.
Così si legge nella sentenza con cui il Tar Marche ha accolto il ricorso presentato da un ex socio della Sma - Società marchigiana allevamenti, attuale gestore dell’ippodromo San Paolo di Montegiorgio (Fm), contro il diniego dell'accesso agli atti formulato dal Comune marchigiano in merito alla decisione di chiudere la struttura per alcuni interventi di manutenzione straordinaria, comprensivi della ristrutturazione delle scuderie.
Il Comune aveva negato l'accesso agli atti al ricorrente in quanto non più socio della Sma e quindi non più depositario di un interesse “diretto, concreto ed attuale”.
I giudici amministrativi ordinano quindi al Comune di rilasciare la documentazione richiesta dal ricorrente nel termine di 30 giorni dalla comunicazione in via amministrativa della sentenza.
Della chiusura temporanea della struttura agli inizi di quest'anno, contestata da alcuni operatori a suo tempo, ci eravamo occupati anche su queste pagine, dando spazio sia alle proteste sia alla replica della presidente e amministratrice dell'ippodromo, che aveva rivendicato la necessità di approfittare della pausa delle corse per svolgere i necessari lavori di manutenzione dell'impianto.