Maisto (Anact): 'Screditato da chi pensa al proprio tornaconto'
Decaduto il Consiglio direttivo, il presidente dell'Anact Giuseppe Pietro Maisto scrive ai soci e racconta la sua verità.
Scritto da Redazione
Dopo le polemiche e la pioggia di dimissioni dal consiglio direttivo dell'Anact - Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore - di otto consiglieri su 15 - arriva la “risposta” del presidente Giuseppe Pietro Maisto.
“Le generiche e pretestuose motivazioni di dimissioni, presentate da alcuni componenti il Consiglio direttivo, che hanno provocato la mia decadenza quale presidente di Anact, mi pongono nella condizione di comunicare a tutti voi quanto è accaduto nella nostra associazione in questi mesi”, si legge in una lettera inviata da Maisto ai soci.
“Dal giorno della mia elezione, infatti, ho registrato da parte di alcuni delegati un continuo ostracismo alla mia volontà di rendere Anact trasparente e al servizio di tutti gli allevatori italiani.
Qualcuno, invece, immaginava di utilizzare l’associazione per propri fini personali.
La mia storia personale di imprenditore e di allevatore è un’altra. In questi mesi, per il bene dell’associazione, ho veramente sopportato di tutto.
Si è cercato di screditare il mio operato sia all’interno che all’esterno di Anact, dando credito a personaggi che hanno a cuore solo il proprio tornaconto personale”, scrive ancora Maisto.
“La cosa più grave, cari soci, si è avuta in occasione del Consiglio direttivo del 31 agosto 2022 (nel quale ero assente) dove, in un punto all’ordine del giorno, si è deliberato in palese contrasto con quanto deliberato dal medesimo Consiglio in precedenza e, in un altro punto, sulla scorta di affermazioni che possono anche produrre gravi danni alla nostra associazione anche nei rapporti con il Mipaaf.
Alla luce di quanto sopra, nel direttivo del 29 settembre, ho manifestato la mia volontà di portare a conoscenza di tutti gli allevatori quanto è accaduto in questi mesi in associazione, comunicando la mia intenzione di convocare un’assemblea generale.
Cosa che è avvenuta, infatti la assemblea è convocata il 12 novembre.
Lo scopo dell’assemblea, è proprio quello di trasferire a tutti voi quanto accaduto durante questo periodo, non per vena polemica, ma solo perché né ho sentito il dovere in quanto eletto da tutti voi. Evidentemente chi si è dimesso non vuole questo.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i soci e quanti in questi mesi mi sono stati vicini durante il mio operato. Ringrazio anche i dirigenti del Mipaaf che mi hanno dimostrato, in ogni occasione, di avere a cuore le sorti dell’allevamento italiano e di Anact.
In ultimo, permettetemi un personale ringraziamento al sottosegretario Francesco Battistoni per la grande disponibilità verso il nostro mondo”.