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Rilancio ippica, Fait (UniLink): 'Nuove tecnologie centrali per rivitalizzare gli ippodromi'

15 dicembre 2022 - 12:38

Secondo Monica Fait (Università degli studi Link) per rilanciare la filiera ippica si deve partire dalla rivitalizzazione degli ippodromi sia a livello strutturale che di servizi e tecnologie.

Scritto da Ca
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Roma - “Perché nasce l’osservatorio sull’ippica? Abbiamo cercato di capire quale fosse l’immagine del settore e come far avvicinare nuovi utenti al movimento. 
Su 715 questionari l’80 percento andava per la categoria 18-25 con il 60-40 percento in proporzione tra uomini e donne. L’84 percento del campione è composto di studenti mentre a livello geografico la Puglia ha dominato per la partecipazione delle sedi universitarie della zona, seguita da Lazio e Piemonte.
Il 68 percento del campione non conosceva le corse dei cavalli ma altrettanti vorrebbero approfondirne la conoscenza e questo è assai positivo”. 

Lo puntualizza la professoressa Monica Fait (Università degli studi Link)  presentando l’Italian horse racing lab nell'ambito dell'evento relativo alla ricerca “Il rilancio della filiera economica nel settore delle corse dei cavalli in Italia” in calendario oggi, giovedì 15 dicembre, all'Antica biblioteca dell'Università a Roma.

“Più del 70-80 percento delle risposte vede l’ippica in maniera negativa, il 31 percento molto negativa.
Ma su quello che avviene all’estero la percezione si ribalta”, fa notare la professoressa.
“Le fonti di informazione sono principalmente quelle 'classiche' e non i social. 
Chi conosce l’ippica la giudica vecchia, noiosa e impegnativa e anche elitaria. Al centro di tutto ci sono gli ippodromi che, secondo gli intervistati, dovrebbero diventare importanti punti di intrattenimento. 
Abbiamo scoperto anche un gap comunicativo perché chi non conosce le corse dei cavalli non è raggiunto da nessun tipo di mezzo di informazione ed è scollegato da tutto. Chi vuole conoscere il settore, però, lo giudica interessante e divertente. Il pubblico si lascerebbe avvicinare da storytelling e da uno sviluppo degli ippodromi. Importante è anche la protezione degli animali”, rimarca Fait. 

Infine la professoressa illustra lo sviluppo e gli esiti della ricerca: “Abbiamo analizzato i risultati per capire quali  spunti avere per futuri studi dell’osservatorio e sono tante le direttrici dove possiamo agire. Ci sono aspettative significative da parte del pubblico che si aspetta uno sport molto divertente, coinvolgente, eccitante e che può avere notevoli sviluppi con al centro sempre l’ippodromo. 
Concludendo, si deve partire dalla rivitalizzazione degli ippodromi sia a livello strutturale che di servizi e di tecnologie. Si possono adottare le formule della smart arena, formule sinergiche che coinvolgano l’utente a 360 gradi. A livello manageriale c’è bisogno di approfondire questo mondo con studi e ricerche e centrale è la comunicazione con re-branding e co-branding. A livello di studio serve un’analisi del consumatore e di benchmark”. 
 

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