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Riordino gioco fisico slitta a gennaio, prima c'è la Manovra

09 ottobre 2024 - 12:15

Si allungano ancora i tempi per il riordino del gioco fisico: si va verso la proroga delle concessioni, in attesa della Manovra 2025.

Scritto da Fm
© Kyrie Kim / Unsplash

© Kyrie Kim / Unsplash

Salvo sorprese, per il riordino del gioco fisico bisognerà aspettare l'inizio del 2025, dopo l'approvazione della legge di Bilancio, prevista come sempre entro il 31 dicembre.

La notizia a dir la verità era nell'aria da tempo, visto l'impasse del tavolo di confronto fra ministero dell'Economia e delle finanze e i rappresentanti delle Regioni, e viste anche le difficoltà all'interno delle Regioni di trovare una posizione univoca sulle linee guida da presentare. Con i tecnici finanziari e della sanità divisi su applicazione del distanziometro, e contestuale definizione dei luoghi che sono da considerare come “sensibili”, certificazione dei locali di gioco, con l'innalzamento della qualità anche tramite la formazione continua dei gestori e degli esercenti, e la riduzione del numero degli apparecchi da intrattenimento.

 

Ci saranno quindi ancora due mesi di tempo per confrontarsi, e addivenire a una visione unitaria, che contempli anche la compartecipazione degli enti territoriali alle entrate erariali dai giochi  – per una quota del 5 percento, al netto di aggi e vincite - per investire le risorse sui territori per la prevenzione, oggetto di un'intesa sancita a gennaio 2024 in Conferenza unificata, e confermata durante le audizioni al Senato sul riordino.

 

Una dilatazione dei tempi che quindi pare confermare le ipotesi di proroga onerosa per tutte le concessioni dei giochi in scadenza il 31 dicembre 2024: Awp e Vlt, scommesse e bingo. Ipotesi che ovviamente preoccupa gli operatori, per un possibile, ulteriore rallentamento del confronto e dunque del riordino del gioco fisico, ormai non più procrastinabile.

Senza dimenticare che rischia di prolungarsi anche lo stand still in Commissione europea delle regole tecniche sulle concessioni per il gioco online – sulla carta, in scadenza il 18 ottobre – viste le segnalazioni provenienti da soggetti privati e le richieste di chiarimenti provenienti da alcuni Stati membri, in particolare sulla parte relativa ai fornitori di servizi “b2b” prevista nella procedura di gara, che non risulterebbe sufficientemente chiara, in quanto diversa dalla precedente disciplina dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e dalle regole adottate da altri Paesi dell'Unione europea e da altri regolatori. 

 

Lo sguardo quindi si volge alla legge di Bilancio, dove oltre all'arrivo della proroga delle concessioni in scadenza, potrebbe esserci la norma per rendere strutturale la quarta estrazione di Lotto e SuperEnalotto - introdotta a luglio 2023 per sostenere le popolazioni colpite dall'alluvione in Emilia Romagna e prorogata fino alla fine di quest'anno - così da aggiungere, secondo i primi calcoli, almeno 100 milioni di euro all'anno ai conti pubblici”.

Nella Manovra però non dovrebbe risultare nessun aumento del Preu, vista anche la previsione di 200 milioni di gettito in meno dalle Awp per quest'anno, né della tassa sulla fortuna.

E non si escludono altre misure, in materia di agenzie di scommesse senza concessione, tassa dei 500 milioni, esports.

Fra i disegni di legge collegati alla legge di Bilancio 2025 poi potrebbe trovare posto anche la riforma dell'ippica, come scritto nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, trasmesso al Parlamento dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Forse cogliendo l'auspicio espresso da Maria Chiara Gadda, vice-presidente della commissione Agricoltura della Camera e deputata di Italia viva, per un allineamento delle aliquote Iva sulla vendita dei cavalli secondo quanto previsto dalla direttiva europea del 2022, dopo l'approvazione di un suo ordine del giorno al Dl Omnibus riguardante il taglio dell'Iva sulle cessioni dei cavalli (ad oggi previsto al 5 percento sulle cessioni di cavalli vivi destinati a finalità diverse da quelle alimentari per cessioni che avvengano entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello della nascita) e la sua estensione.

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