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Tuci: 'Iva vendita cavalli, Anact in prima linea per cambiare la norma'

03 settembre 2024 - 15:07

Enrico Tuci (Anact) chiede che nel percorso di conversione da Ddl in legge venga chiarita la norma del taglio dell'Iva per i cavalli.

Scritto da Fm
Enrico Tuci, consigliere delegato della Lombardia dell'Anact - Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore

Enrico Tuci, consigliere delegato della Lombardia dell'Anact - Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore

Dopo tanti anni finalmente il Parlamento fa qualcosa per l'ippica; era tanto che non si muovevano le acque, bisogna dare atto dell'impegno del sottosegretario Patrizio La Pietra, nei confronti del quale a volte sono stato critico.
Ma la stesura della norma sul taglio dell'ippica per la compravendita dei puledri è stata gestita malissimo: all'inizio era
 riferita alle cessioni dei cavalli entro i 12 mesi dalla nascita, poi è stata portata a 18 mesi. Per me bastava suggerire al legislatore di scrivere 'per i cavalli fino al 31 dicembre del secondo anno di vita'.”

Anche Enrico Tuci, in qualità di consigliere delegato della Lombardia dell'Anact - Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore, commenta per GiocoNews.it l'avvio dell'Iter nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato del Ddl di conversione in legge del decreto-legge Omnibus (9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico), che prevede la variazione dell'aliquota Iva nelle compravendite di cavalli, ridotta al 5 percento rispetto al 22 percento del passato.

La speranza espressa da Tuci, come da tanti altri allevatori, è che la norma venga modificata attraverso un emendamento – da presentare entro il 13 settembre, lo ricordiamo -, con la promessa con l'Anact si impegnerà per svolgere un'azione di sensibilizzazione in tal senso: “Stiamo creando una discriminazione, e la legge non dovrebbe farlo”.

Il delegato lombardo dell'Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore, anche in vista dell'asta selezionata yearlings in agenda a Busto Arsizio il 9 e 10 settembre, auspica che l'attuale formulazione “entro diciotto mesi dalla nascita” possa essere interpretata come “secondo semestre dell'anno successivo alla nascita”, visto che “alcuni esperti hanno fornito questa lettura”.

Per le imminenti aste poi Tuci invita gli allevatori a scrivere sulla fattura con Iva al 5 percento “la data di nascita del cavallo venduto per offrire un riscontro immediato a chi la legge”.

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