As.tro: 'Adria, gioco discriminato da bando per contributi'
As.tro scrive al Comune di Adria, segnalando la discriminazione subita dal settore del gioco, escluso dai contributi previsti per l'emergenza Covid.
Scritto da Redazione
L’amministrazione comunale di Adria (Ro) ha indetto un bando per erogare contributi a fondo perduto alle attività economiche in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria: tra i soggetti beneficiari, però, non vengono fatte rientrare le attività legate al gioco pubblico, escluse espressamente dall’art.3.
Una disposizione che suscita la presa di posizione dell'associazione As.tro, il cui presidente Massimiliano Pucci ha scritto al sindaco Omar Barbierato, segnalando come "in un momento di forte difficoltà come quello attuale, simili circostanze prive di giustificazione si traducono inevitabilmente in discriminazioni nei confronti delle aziende di gioco, ovvero di realtà imprenditoriali legali che operano in un settore riconosciuto, regolato ed autorizzato dallo Stato".
As.tro ricorda al primo cittadino che "gli aiuti erogati dallo Stato a favore delle imprese costrette a chiudere perché reputate non essenziali sono stati insufficienti a fronteggiare la crisi economica e le difficoltà degli imprenditori: la Cgia Mestre ha stimato che -attraverso il meccanismo dei ristori- i fondi previsti a sostegno dell’economia hanno coperto solo il 7 percento del fatturato delle aziende andato in fumo a causa della pandemia".
Si sottolinea poi come "nel caso specifico, si sia difronte ad interventi che, non solo discriminano imprese pienamente legali ma che addirittura operano per conto e sotto l’egida dello Stato: l’esclusione ingiustificata dal bando in oggetto riguarda, infatti, imprese autorizzate - mediante licenze rilasciate dalle autorità di pubblica sicurezza- all’offerta di gioco con vincita in denaro, che sono pienamente riconosciute, regolate e controllate dallo Stato, facendo parte di un settore di pertinenza pubblica che occupano, solo nella Regione Veneto, migliaia di lavoratori che, inevitabilmente, subiranno ripercussioni dovute alla mancanza di liquidità delle aziende".
As.tro fa dunque appello al sindaco, ma ache al governatore del Veneto Luca Zaia che è in copia nella missiva, "affinché facciano quanto necessario, nell’ambito dei loro poteri, per evitare discriminazioni (con riferimento alle misure di sostegno alla ripresa economica) tra le diverse imprese che operano nella legalità: l’unico parametro che deve guidare la concessione di sussidi e benefici dovrebbe continuare ad essere rappresentato dal pregiudizio economico-occupazionale che la crisi sta cagionando all’intero settore economico legale".