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CdS: 'Piano urbanistico di Reggio Emilia, c'è l'effetto espulsivo delle attività di gioco'

10 giugno 2024 - 13:02

Il Consiglio di Stato accoglie l'appello di una società contro la chiusura di una sala gioco ed evidenzia l'effetto espulsivo delle attività del comparto determinato dal Piano urbanistico generale di Reggio Emilia.

Scritto da Fm

Consiglio di Stato - Palazzo Spada © Sito Giustizia amministrativa

“Attraverso l’adozione di una atipica misura di salvaguardia, il Comune di Reggio Emilia ha realizzato proprio quell’effetto espulsivo che costituisce il parametro elettivo per valutare la proporzionalità dei provvedimenti attuativi del cosiddetto distanziometro. La determinazione comunale ha infatti comunque introdotto un elemento di rilevante incertezza nelle decisioni imprenditoriali, impedendo all’operatore di effettuare una ragionevole programmazione della propria attività.”.

 

È l'importante motivazione espressa dal Consiglio di Stato nella sentenza con cui accoglie l'appello proposto da una società per l'annullamento dell’ordinanza dirigenziale emessa dal Comune di Reggio Emilia nel 2021 con la quale era stata disposta la chiusura di una sala gioco/scommesse, confermata nel 2023 dal Tar Emilia Romagna.

Il Collegio, si legge nella sentenza, “reputa fondata la censura avverso l’ordinanza di chiusura impugnata con i secondi motivi aggiunti articolati in primo grado e riprodotta con il primo mezzo dell’appello, secondo cui gli strumenti urbanistici all’epoca vigenti nel Comune di Reggio Emilia, in virtù dell’indirizzo assunto dal medesimo Comune nelle more dell’approvazione del Pug – Piano urbanistico generale, non consentivano, in concreto, la dislocazione delle attività di gioco.

Pertanto, quand’anche l’Amministrazione avesse consentito alla ricorrente di presentare un’istanza di delocalizzazione ai sensi della sopravvenuta delibera di giunta regionale n° 68 del 2019, neppure in questa ipotesi l’odierna appellante avrebbe potuto trasferire la sala in altra area compatibile del territorio comunale, considerata l’impossibilità di svolgere al suo interno l’attività di raccolta scommesse sulla base degli strumenti pianificatori vigenti alla data di adozione dei provvedimenti impugnati e della decisione del Comune di Reggio Emilia di non esaminare proposte di piani operativi nelle more della predisposizione del Pug”.

 

Il testo integrale della sentenza del Consiglio di Stato è disponibile in allegato.

 

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