Futuro Adi, Zega (Astro): 'Riforma fiscalità necessaria per salvare il settore'
All'evento sul futuro degli apparecchi, il coordinatore dei concessionari di Astro sottolinea che ora 'si stanno scrivendo le regole del gioco dei prossimi anni sul canale fisico', evidenziando che ci sono tante aspettative da parte degli operatori.
Roma - "Il settore degli apparecchi da intrattenimento è in flessione, proposte concrete per uscire da questa situazione devono riguardare una riforma della fiscalità".
Lo afferma Marco Zega, coordinatore sezione Concessionari Adi di Astro Confindustria Sit, direttore Affari istituzionali & sviluppo business di Codere Italia, nel corso dell'evento “Proiettare gli Adi nel futuro: sostenibilità, innovazione e fiscalità”, organizzato dalla sezione Concessionari apparecchi da intrattenimento dell'associazione Astro - Confindustria Sit oggi, 9 luglio, a Roma.
“Il nostro obiettivo è avvicinare le diverse anime della filiera, gestori e concessionari per presentarci alle istituzioni compatti, con proposte che tengano conto degli interessi di tutti. È un momento importante perché si stanno scrivendo le regole del gioco dei prossimi anni sul canale fisico", ricorda Zega, "e sono tante le aspettative di noi operatori, soprattutto considerando le difficoltà di alcuni comparto del fisico. Noi ci auguriamo come operatori che questo percorso, con la riforma, porti al superamento delle barriere ideologiche. Vogliamo una riforma equilibrata che ponga tutela al del gettito, sanità, ordine pubblico, ma anche salvaguardi dell’iniziativa economica."
E aggiunge un auspicio. "Ci auguriamo delle regole certe. Perché un operatore economico, per portare avanti degli investimenti importanti, ha bisogno di un contesto fatto di regole certe. Noi vorremo dare il polso della situazione, quella di un prodotto importante come gli apparecchi da intrattenimento, evidenziando come il trend di questo prodotto sia in diminuzione."
"È un grande malato", chiosa Zega, "e questo a causa delle restrizioni, di un payout eccessivamente basso e per assenza di innovazioni tecnologiche. Alla luce di queste considerazioni vogliamo portare proposte e suggerire cosa si può fare in questa situazione per aiutare il settore. Lo faremo toccando la leva della fiscalità.”
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