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Effetto espulsivo a Rimini: il Tar Emilia concede sospensiva a sala giochi

07 dicembre 2022 - 15:42

Il presidente del Tribunale amministrativo emiliano concede la sospensiva a una sala giochi del riminese che impugna le norme locali

Scritto da Redazione GiocoNews.it

Con un decreto monocratico cautelare emesso oggi dal Presidente del Tribunale Amministrativo dell'Emilia Romagna è stata accolta la richiesta di sospensiva di un operatore del gioco pubblico del Comune di Rimini contro il provvedimento disposto dalla Questura locale che intimava la cessazione dell'attività e la riconsegna della licenza ex articolo 88 per l'esercizio delle Vlt, "interpretando" la volontà del legislatore. Tutto questo, secondo i ricorrenti,  in virtù di quella disciplina declinata dalla legge Regione che provoca un effetto espulsivo del gioco legale. I giudici hanno quindi fissato l’udienza al prossimo 7 gennaio 2023 per la camera di consiglio collegiale.
Non si tratta pertanto di un giudizio nel merito della questione, rimanendo "impregiudicata ogni valutazione in ordine alla fondatezza o meno dei profili di doglianza dedotti" nel ricorso. Ma i giudici della prima sezione del Tribunale ritengono "ravvisabili" i pericolo "in relazione agli effetti sull'attività commerciale svolta dai ricorrenti", per una "situazione di danno connotata da estrema gravità ed urgenza". 

Un caso particolare

Il Presidente del Tar emiliano ha apprezzato l’elemento del periculum, cioè la chiusura immediata della sala giochi con ricadute negative occupazionali, salva ogni valutazione sul 'fumus' rimandata alla udienza collegiale del 11 gennaio 2023", spiega il legale Gianfranco Fiorentino, autore del ricorso. "Si tratta di un primo caso, per quanto riguarda la mia esperienza, in cui la Questura ha chiesto la restituzione della licenza 88 Tulps, prima che il Comune disponesse con ordinanza la chiusura della sala per mancato rispetto del criterio distanziale previsto dalla Legge emiliana n.5/13. Per quanto riguarda il merito resta la questione relativa all’impossibilità assoluta di delocalizzare una sala giochi nel territorio del Comune di Rimini a causa dell’effetto espulsivo della mappatura che secondo i ricorrenti vizia i provvedimenti comunali e regionali", aggiunge il legale.

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