Effetto espulsivo, Tar Emilia Romagna sospende chiusura di una sala Vlt di Rimini
Il Tar Emilia Romagna sospende la chiusura di una sala Vlt di Rimini e rinvia la trattazione di merito all'11 ottobre per stabilire se sussista l’effetto espulsivo del gioco lecito.
Si terrà nell'udienza pubblica dell'11 ottobre 2023 al Tar Emilia Romagna la trattazione di merito del ricorso proposto dal titolare di una sala Vlt contro il Comune e la Questura di Rimini per la sospensione del provvedimento che lo invitava a riconsegnare le licenze ex articolo 88 Tulps e della deliberazione comunale sul Rue - Regolamento urbanistico edilizio che di fatto impedisce la delocalizzazione e l'installazione dell'attività di sala giochi in ambito specializzato per le attività produttive (Asp 1), oltre atti applicativi della legge regionale sul gioco.
Il Tar accoglie la domanda cautelare e per l'effetto sospende l'efficacia del provvedimento impugnato, “ritenuto, ad un sommario esame, di poter apprezzare favorevolmente le esigenze cautelari nelle more dell'esame nel merito della legittimità dei suindicati atti presupposti”.
Si tratta di fatto, di una nuova puntata del contenzioso di alcune attività di gioco in corso contro la Questura e il Comune di Rimini, come evidenzia l'avvocato Gianfranco Fiorentini, legale della sala. “Il Collegio del Tar Emilia Romagna - I Sezione ha concesso la sospensiva, apprezzando il periculum visto che la sala in questione avrebbe dovuto chiudere, e ha riunito due ricorsi, di cui uno già pendente dal 2021 contro il Comune di Rimini per stabilire se sussista l’effetto espulsivo del gioco lecito, a seguito della modifica del Rue approvata nel marzo 2021, quando la legge regionale dell'Emilia Romagna era già in vigore, e considerando che la delibera di consiglio comunale di Rimini interviene per regolare l’insediamento delle sale gioco in senso ancora più restrittivo rispetto alle norme urbanistiche in vigore nel 2019. Di fatto con la modifica al Rue del 2021 è impossibile delocalizzare una sala giochi Vlt a Rimini”.
Un risultato assai positivo, molto difficile da raggiungere al Tar Emilia Romagna, che in diversi casi non ha accolto le istanze degli operatori del settore.
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