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Futuro Adi, Iaccarino (Astro): 'Riordino gioco parta dall'analisi della domanda'

09 luglio 2024 - 13:48

Per Iaccarino (Astro) non si può fare il riordino del gioco fisico senza un’analisi della domanda e senza la partecipazione degli operatori, e bisogna abbandonare l’approccio emotivo al tema.

Scritto da Carlo Cammarella

Armando Iaccarino, presidente del Centro studi Astro - Confindustria Sit

Roma - “Per fare un ragionamento dobbiamo partire dal capire che cosa è il mercato del gioco pubblico. Lo chiamo mercato perché lo individuiamo attraverso coordinate economiche. E dobbiamo capire anche le caratteristiche e le conseguenze degli strumenti che utilizziamo. Oggi siamo di fronte a un tasso di crescita continuo e a un mercato con una domanda robusta e crescente, elemento importante, caratterizzato anche al suo interno da una sostituzione costante tra i prodotti e canali distributivi. Affrontando il tema non si può prescindere da una analisi vera della domanda perché ci portiamo dietro un errore di fondo per un approccio emotivo dove gli operatori vengono visti come 'nemici del popolo'”.

Lo afferma  Armando Iaccarino, presidente del Centro studi Astro - Confindustria Sit, nel corso dell'evento “Proiettare gli Adi nel futuro: sostenibilità, innovazione e fiscalità”, organizzato dalla sezione Concessionari apparecchi da intrattenimento dell'associazione Astro - Confindustria Sit oggi, 9 luglio, a Roma.

Nei canali di raccolta dove si verifica l’indice di sostituzione il gioco online ha superato il fisico dal 2021, sottolinea Iaccarino. “È sufficiente dire che il Covid ha accelerato questo processo? È sufficiente dire che c'è un calo del gioco fisico? È importante capire che siamo di fonte a un fenomeno generazionale? È sufficiente dire che il prodotto del canale fisico non supera l’interesse del 4 percento dei giovani. Il decisore deve ragionare in questi termini e capire l’impatto dovuto a certi spostamenti come quelli che stiamo vedendo.

Il gettito dagli apparecchi da gioco è sugli 11 miliardi nel 2022, quello del gioco online raggiunge meno di un miliardo nonostante sia raddoppiato del 2019 e il restante gettito deriva per il 50 percento dal comparto degli apparecchi e l'altro 50 dal resto.

In sintesi il gettito degli apparecchi vale circa 5 miliardi e può costare caro dal punto di vista dell'Erario. Nella distribuzione sul territorio sottolineo che gli esercizi con Awp e gli apparecchi in questi anni hanno avuto una netta riduzione. Per cui voglio dire che siamo già di fronte a un intervento massiccio che ha prodotto la rarefazione degli apparecchi in alcune zone urbane.

È basilare mantenere una rete sul territorio di operatori che adeguatamente formati possono essere utili per individuare nuove forme di illegalità e diventano un presidio importante di legalità. E dobbiamo pensare a una rete che diventi il braccio sul territorio del presidio pubblico. Il contributo degli esercizi in questo settore è già stato alto e cosa ci impedisce di pensare che la formazione diventi una forma di professionalizzazione importante?

Concludo dicendo che non si può fare il riordino senza un’analisi della domanda e senza la partecipazione degli operatori del settore, non si può fare il riordino se non si abbandona l’approccio emotivo al tema e si deve entrare in un discorso razionale dove non ci sono 'nemici del popolo”. 

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