Sono attese fra domani e lunedì prossimo le ordinanze del tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento in seguito alla trattazione in sede collegiale dell'incidente cautelare relativo ai ricorsi di due esercizi di gioco posti nelle vicinanze di “luoghi sensibili” nei comuni di Trento e di Mezzolombardo, tenutasi oggi, 26 gennaio.
A raccontare a GiocoNews.it com'è andata è l'avvocato difensore, Michele Busetti.
“Per entrambi si è fatta presente l'importanza dell'orientamento espresso dal Consiglio di Stato e confermato con ordinanza del 12 gennaio, che ha ribadito alcuni aspetti: atteso che la legge trentina dava 7 anni di tempo agli esercenti per adeguarsi, il Consiglio di Stato dice 'Dov'è l'urgenza di obbligarli a un immediato adeguamento alla normativa alla puntuale scadenza del settimo anno? La tutela del diritto alla salute non può tradursi nella tutela di un diritto tiranno che uccide altri diritti costituzionalmente garantiti. Bisogna contemperare l'esigenza di tutelare la salute con quella della libertà d'impresa”, puntualizza l'avvocato.
“Il CdS dice anche che il 'criterio del compasso' usato per il calcolo delle distanze è poco convincente, sembra meno ragionevole. La legge trentina usa solo il termine 'distanza', non parla di 'raggio', e non utilizza termini che impongono di misurare la distanza in questo modo. Perché, ad esempio, non usare quello del 'percorso pedonale più breve'? Il CdS poi evidenzia la necessità di istruttorie connaturate a questi diritti, verificazioni, che devono essere svolte, e che i ricorrenti non possono restare chiusi in attesa del loro esito. Nei ricorsi al Trga abbiamo portato gli stessi argomenti, ma c'è una cosa in più da notare: a dicembre il Comune di Trento, preso atto dei decreti presidenziali, ha emanato una circolare valevole per tutto il territorio, in cui stabiliva la sospensione dei controlli. Poi il 13 dicembre la Provincia di Trento ha inviato una comunicazione al Consorzio dei Comuni, invitandoli a valutare l'opportunità di sospendere l'attuazione delle ordinanze di rimozione degli apparecchi da gioco”.
Busetti quindi plaude al fair play mostrato dal Comune e dalla Provincia di Trento: “È da sottolineare la correttezza della difesa di Comune e Provincia, che hanno parlato di 'ragioni di equità' e manifestato il proprio assenso alla concessione della sospensiva, perché non concederla potrebbe portare ad una situazione poco ragionevole di disparità, laddove le amministrazioni hanno ritenuto che in un contesto così fluido sia meglio agire con cautela, prendere atto delle incertezze e consentire agli operatori di lavorare, invece di procedere a sanzioni e rimozioni. È un gesto di trasparenza che ho visto poche volte”.
L'esito del ricorso riguardante il Comune di Trento si dovrebbe conoscere domani, mentre per quello relativo a Mezzolombardo probabilmente si dovrà aspettare lunedì, poiché sono da affidare le attività di verificazione.