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Legge gioco Trento, avvocato Cardia: 'Lavoro e gettito tutelati fino al merito'

29 maggio 2023 - 09:42

Con un'ordinanza il Consiglio di Stato conferma la sospensione della chiusura di una sala gioco di Trento fino al merito, che valuterà la legittimità dell'effetto espulsivo del distanziometro provinciale.

Scritto da Fm

“Il Consiglio di Stato ha confermato la sospensione della chiusura della sala già definita nei giorni precedenti con decreto presidenziale. Ciò significa che i posti di lavoro ed il gettito erariale, così come la distribuzione di prodotti di gioco misurati e controllati dallo Stato per una domanda di gioco che comunque esiste, sono messi in sicurezza almeno sino all’esito della discussione del merito. L’udienza di merito non è stata ancora fissata ed i temi che saranno trattati in quell’occasione riguarderanno la valutazione in concreto della legittimità delle percentuali di interdizione determinate dal distanziometro impugnato peraltro, sia pure in parte, anche certificate dal verificatore del giudizio di primo grado. Ora il comparto potrà valutare se sul territorio della Provincia di Trento potrà così scongiurarsi la sostanziale espulsione del gioco pubblico, la sua concentrazione ai margini del territorio e la conseguente violazione del principio della presidio capillare.”

 

Così l'avvocato Geronimo Cardia illustra il valore dell’ordinanza cautelare con cui il Consiglio di Stato ha accolto l'istanza cautelare proposta da una società, titolare di licenza di sala giochi e scommesse per la gestione di sistemi di gioco Vlt, da lui difesa, per la riforma, previa cautela della sentenza del Tribunale regionale di giustizia amministrativa della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol dello scorso 13 aprile per cui la legge provinciale n° 13/2015 non preclude lo svolgimento dell’attività di gioco, ma si limita ad imporne la delocalizzazione, ritenendo quindi insussistente l’effetto espulsivo.

 

Secondo i giudici del Consiglio di Stato, si legge nell'ordinanza, “sotto il profilo del periculum, non è contestato che il provvedimento impugnato comporti di fatto la chiusura dell’attività, dato che si tratta di un esercizio dedicato esclusivamente al gioco, e quindi vi è la possibilità che la parte subisca un pregiudizio tendenzialmente irreparabile”.

Il Collegio quindi ha sospeso l'esecutività della sentenza impugnata.

Tale decisione si pone nel solco di quella già presa dal Consiglio di Stato circa due settimane fa, con un decreto cautelare che sospeso gli effetti di una sentenza analoga del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento e dei provvedimenti impugnati in primo grado fino all’esito della camera di consiglio, fissata per l'8 giugno. 

Per gli operatori, quindi, si tratta di un altro, importante verdetto che consente di tenere ancora aperte le attività, in attesa del giudizio finale.

 

 

 

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