Tar Veneto: 'Sospesa ordinanza sul gioco del Comune di Venezia'
09 settembre 2016 - 09:31
Il Tar Veneto sospende l'ordinanza sul gioco del Comune di Venezia in vigore fino al 31 dicembre, accolto il ricorso di una sala bingo.
Scritto da Fm
"La gravata ordinanza sindacale è viziata da difetto di proporzionalità in quanto l’atto impugnato: riduce drasticamente l’orario di esercizio della sala da gioco e scommesse ricorrente (che passa da 17 a 8 ore giornaliere, festivi inclusi, con una riduzione superiore al 50 percento; detta una regolamentazione uniforme dell’orario in cui è possibile espletare l’attività di gioco e scommessa, senza operare alcuna distinzione tra i pubblici esercizi che hanno ad oggetto esclusivo o principale le attività di gioco e scommessa (case da gioco) e gli esercizi commerciali in cui le suddette attività sono meramente accessorie (tabaccai, bar) rispetto ad altre attività aventi carattere principale".
Con questa motivazione il Tar Veneto ha accolto il ricorso di una società che gestisce una sala bingo e slot con 75 dipendenti contro l'ordinanza sulle sale da gioco di Venezia emanata lo scorso giugno dal sindaco Luigi Brugnaro in via sperimentale fino al 31 dicembre.
I giudici hanno sospeso l’efficacia dell’ordinanza impugnata nella parte in cui limita dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 di tutti i giorni, festivi inclusi, l’orario di esercizio della sala da gioco e scommesse gestita dalla parte ricorrente.
Nell'ordinanza, il tribunale amministrativo apprezza "favorevolmente il periculum in mora in ragione del grave pregiudizio che il consolidamento degli effetti dell’ordinanza impugnata - allo stato adottata dal Comune solo in via sperimentale sino al 31 dicembre 2016 - potrebbe arrecare sugli investimenti medio tempore effettuati dalla società ricorrente e sui livelli occupazionali", e apre alla "possibilità per Comune di rimodulare e limitare gli orari di esercizio delle case da gioco e scommesse per contrastare il fenomeno della ludopatia (la giurisprudenza sul punto è pacifica), purchè la disciplina in concreto adottata sia ragionevole e proporzionata agli obiettivi perseguiti".
L'udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso è stata fissata al 26 gennaio 2017.